Home Economia e lavoro Porto “Crocieristi nel capannone Montecatini”: che gaffe! Intanto impazzano le polemiche sul porto, finalmente!
“Crocieristi nel capannone Montecatini”: che gaffe! Intanto impazzano le polemiche sul porto, finalmente!
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“Crocieristi nel capannone Montecatini”: che gaffe! Intanto impazzano le polemiche sul porto, finalmente!

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BRINDISI – Finalmente impazzano le polemiche sul porto. Già, finalmente. Perché è assurdo che in questa città si assista inermi alla perdita del traffico crocieristico, di rinfuse e di passeggeri, e quindi di posti di lavoro.

A rompere il silenzio dopo mesi di letargo, ci ha pensato anche il Presidente degli operatori portuali salentini Teo Titi, che dalle colonne del Quotidiano di Brindisi ha criticato l’Amministrazione comunale. Titi, in particolare, ha fatto riferimento a due aspetti: i progetti del Comune in merito al waterfront e la realizzazione del pontile a briccole a Costa Morena Ovest per garantire attracchi sicuri delle navi e ricavarne anche qualcuno in più.

Rispetto al primo aspetto, vi è da sottolineare la gaffe dell’assessore all’urbanistica Dino Borri, che nel corso dell’ultima conferenza stampa ha parlato del capannone Montecatini come futuro terminal crocieristico. Ebbene, Borri ha scoperto solo nel corso della conferenza stampa (corretto dagli operatori portuali e dallo stesso Sindaco) che quell’immobile è posto fuori dal circuito doganale e che quindi non potrebbe svolgere la funzione immaginata (“Ma a me mi hanno fatto entrare”, ha bofonchiato l’assessore). D’altronde, è proprio questo il motivo per cui l’Autorita portuale vuole cedere il capannone al Comune.

La sorpresa di Borri davanti a questa notizia fornisce la testimonianza che la conoscenza teorica e cattedratica, senza la conoscenza del territorio, serve a poco. Anzi, in alcuni casi può rivelarsi nociva. Soprattutto alla luce dell’inspiegabile peso che la legge garantisce ai Comuni rispetto allo sviluppo economico dei porti. Piccola digressione: a questo punto eliminate gli enti portuali.

Nonostante il cul de sac nel quale ci si è cacciati, il decreto Semplificazioni varato dal Governo viene incontro al porto di Brindisi, perlomeno circa la possibilità di realizzare il pontile a briccole. Infatti, il tutto potrà essere adesso deciso senza il parere del Provveditorato alle Opere Pubbliche, la vera iattura che il porto di Brindisi si è ritrovata davanti.

“Basterà”, infatti, che il Comune di Brindisi dichiari il non contrasto dell’opera agli strumenti urbanistici vigenti, limitando l’attestazione alle sole aree interessate dal rapporto porto-città. Una dichiarazione non così scontata, perché se è vero che il Comune ha già espresso il proprio avallo alla realizzazione delle briccole tramite una delibera di Consiglio comunale, è vero pure che la Regione (altro ente fortunatamente tagliato fuori dall’iter dopo l’introduzione del D.L. Semplificazioni) si espresse informando il Comune dell’assenza, nel Piano regolatore portuale vigente, della previsione di opere di messa in sicurezza per l’area di Costa Morena Ovest. Per tale ragione, il Provveditorato chiese il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Almeno per la realizzazione del pontile a briccole, insomma, la palla è nelle mani del Comune. La Capitaneria di porto in primis attende una risposta positiva dall’ente comunale, con il quale nei mesi scorsi ha anche polemizzato proprio per questa vicenda.

Non resta che attendere il responso dell’ufficio urbanistica del Comune…