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Casone: “Ribadiamo il nostro apprezzamento all’ANPI”
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Casone: “Ribadiamo il nostro apprezzamento all’ANPI”

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BRINDISI – Ribadiamo il nostro apprezzamento all’ANPI di Brindisi per aver posto alla discussione questioni storiche e politiche attinenti la nostra città in occasione della ufficiale riconsegna al pubblico della Fontana sottostante piazza Santa Teresa dopo importanti lavori di sistemazione della stessa. Va dato atto alla Amministrazione Comunale per l’impegno nel recupero di quel bene nell’ambito del percorso, avviato da diversi anni, di recupero di beni culturali ed angoli splendidi di Brindisi.

Però ricordare cosa rappresenti quella Fontana per Brindisi (magari con un ricordo, con una targa) è un atto di cultura e di riconoscimento della stessa città e dei suoi cittadini, i cittadini di un quartiere popolare, di famiglie dedite al mare, trasferite in angoli lontani della stessa, quei cittadini che videro sventrare le loro case, il loro storico quartiere, poi asservito alla classe imprenditoriale edile del tempo, sottoponendo la città al primo (nel nuovo secolo) assalto edilizio cui ne seguirono altri che cancellarono angoli di storia della città.
Storia è anche questa, è soprattuto questa per i nostri concittadini, guarda caso ancora una volta i più deboli socialmente.
Inoltre è stato sollevato un altro tema storico: una fontana dedicata ad un Impero (segnato da sangue ed asservimento di altri popoli) che proprio nel 1940 vide iniziare la sua fine insieme alla devastazione della guerra che colpì e martorió anche Brindisi.
Anche questa è storia, forse questa è la Storia, quella dei popoli, dei cittadini, degli ultimi.
Cosa ha di inaccettabile l’idea di cogliere questa occasione per ricordare quel passato e per riproiettare Brindisi verso il suo ruolo storico nel Mediterraneo?
Cosa ha di stravolgente, di irriverente l’idea di ricordare che Brindisi da secoli è terra di accoglienza e di proiezione verso il Mondo e verso la sofferenza, ancor più oggi con la Base ONU, con i centri di accoglienza e servizi verso i migranti?
Anziché cogliere l’occasione per avviare un dibattito sulla storia di Brindisi, sulla sua resistenza al Fascismo grazie a tanti suoi cittadini partigiani, di cui si parla molto raramente e con poco orgoglio, si è proceduto alla banalizzazione ed all’irrisione, nel silenzio di troppi, sino all’ultima proposta della Lega di espellere l’ANPI e tutto ciò che di culturale e sociale vive intorno a quella sede nella corte delle Scuole Pie.
Attenzione : questo è divisivo,non il rammentare la Storia, questo è un atto di emarginazione, questo è un atto che sa di rigurgito fascista, questo è un atto che fa ricordare le epurazioni, la chiusura dei centri culturali e quelli politici, ecc del Ventennio.
Brindisi non è quest’ultima.
Si entri nel merito storico, politico ed urbano delle questioni poste, si riapra un ampio confronto democratico su questa nostra grande città.

Enzo Casone
Coordinatore L’Agorà della Sinistra Brindisi