Home Politica Edison, Rossi spiega le ragioni del no a Costa Morena. Serra: “Solo alibi: parlare di Capobianco significa far saltare l’investimento”
Edison, Rossi spiega le ragioni del no a Costa Morena. Serra: “Solo alibi: parlare di Capobianco significa far saltare l’investimento”
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Edison, Rossi spiega le ragioni del no a Costa Morena. Serra: “Solo alibi: parlare di Capobianco significa far saltare l’investimento”

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BRINDISI – Nel Consiglio comunale odierno, di fatto, si è scelto di non decidere rispetto all’investimento di Edison. Perché gli ordini del giorno votati non dicono nulla rispetto al parere che il Comune fornirà in sede di Conferenza di servizi.

Il Sindaco ha spiegato chiaramente la sua posizione: il deposito di gnl non deve essere realizzato dove previsto (ovvero Costa Morena Est) perché la banchina in oggetto rischierebbe di essere monopolizzata da Edison, perché per i tre anni necessari alla costruzione dell’impianto quell’area potrebbe essere ingessata e non ospitare traffici, perché ci sarebbe un’interferenza con la logistica che potrebbe svilupparsi grazie al binario in banchina che a breve sarà collegato alla rete ferroviaria nazionale, perché nell’area retroportuale in oggetto potrà nascere una zona doganale interclusa con Enel che potrebbe mettere a disposizione la banchina e l’area del carbonile scoperta. Alla luce di queste premesse, per il Sindaco sarebbe meglio optare per Capobianco.

Ovvero un’opzione che secondo il consigliere del M5S Serra equivale a bocciare l’investimento su Brindisi. Come sottolineato da Serra, infatti, per ospitare il deposito a Capobianco andrebbe completata la colmata e atteso per anni il consolidamento della stessa. Tempi inconciliabili, s’intuisce, per un’infrastruttura che avrà un ciclo di vita di massimo 20 anni, in attesa che l’idrogeno prenda piede definitamente.

Per Serra l’investimento di Edison consentirebbe l’attrazione di traffici di rotabili su Brindisi, e sarebbe questo il vero business che la città non dovrebbe farsi sfuggire. Una ghiotta occasione che secondo il capogruppo dei 5 Stelle non presenta controindicazioni di rilievo, nemmeno a livello di localizzazione dell’impianto, in quanto ci sarebbe la possibilità tecnica – apprezzata anche dagli operatori portuali – di ormeggiare in banchina in andana, non andando così a sottrarre spazio. Inoltre, l’insediamento di Edison non colliderebbe con la zona franca ma potrebbe addirittura favorirne lo sviluppo. E poi quella banchina, secondo Serra, non verrà liberata da Enel, che tramite Enel Logistics potrebbe continuare ad utilizzarla per il progetto del deposito doganale.

Ma soprattutto, Serra si è chiesto come sia possibile che nessuno abbia eccepito nulla, né in comitato di gestione né nell’organismo di partenariato, quando lo scorso anno è stato prima presentato a politici e stakeholders e poi votato il documento di programmazione energetica di sistema dove era contenuta la localizzazione del deposito. Due anni senza dire nulla, insomma, salvo poi sollevare dubbi di ogni sorta con conseguente spreco di tempo.

Il risultato della discussione in Consiglio, dunque, è intangibile, dato che se non si realizzerà a Costa Morena Est, il deposito probabilmente non si realizzerà proprio. Ed era sulla possibilità che le navi ormeggino in andana su quella banchina che la maggioranza si sarebbe dovuta esprimere. Perché se quella opzione non dovesse andare a genio al Sindaco, allora il parere del Comune sarà contrario all’investimento. Trasformando così in carta straccia gli ordini del giorno approvati oggi con nessun contrario e 6 astenuti.