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Porto, Carruezzo dopo le dimissioni di Lonoce: “Sindaco, siete inadeguati”
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Porto, Carruezzo dopo le dimissioni di Lonoce: “Sindaco, siete inadeguati”

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BRINDISI – Era arrivato con tanto entusiasmo e con la volontà di cambiare tutto e tutti. Così non è stato! Una riflessione su quanto sta accadendo in questa nostra Città, è doverosa da parte un partito, come l’UDC, da sempre responsabile e costruttivo nel mantenere alti i valori della Democrazia. Bilancio previsionale non approvato da questa Giunta, ma da un commissario ad acta che ripristina le regole ragionieristiche e boccia la ‘politica’; le dimissioni dell’assessore D’Errico e la loro tele novella (BBC – PD) senza fine. Ultime arrivano le dimissioni dell’Ing. Lonoce, rappresentante del Comune di Brindisi in seno al Comitato di Gestione dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale. Per noi arrivano molto tardi e le sue dichiarazioni lo confermano: “ Carissimo Sindaco, nel corso del nostro primo colloquio, precisai di non avere esperienza in materia di gestione portuale, … però ritengo di poter affermare che ogni iniziativa progettuale, organizzativa e promozionale debba essere ispirata nell’attrarre traffici portuali, nel rispetto delle esigenze della Città e per il benessere dell’intera Comunità.”. E poi nella lettera di dimissioni, l’ingegnere elenca tanti progetti, quelli che per anni gli operatori portuali di Brindisi, hanno sempre sollecitato, desiderando anche una piena collaborazione dell’Amministrazione Comunale che, invece è rimasta sempre sorda. Noi questa non ‘adeguatezza’ da parte dell’A. C. e di questa Giunta lo avevamo capito da subito e dichiarato in tutte le sedi, regionali e nazionali.

Ancora una volta, affermiamo che Brindisi non merita tutto questo! Noi dell’UDC di Brindisi saremo presenti per una vera opposizione con la indicazione di soluzioni per la città.
Abbiamo sempre richiamato l’evoluzione in atto nello shipping: i porti si stanno trasformando da “punto di attracco” a “nodo di logistica intermodale”, ad oggi, porto come “ nuovo ecosistema” al servizio di una logistica globale, che includa energia – trasporti –industria – e servizi.
Basta con questo sviluppo parlato da contrapporre a quello operativo del fare, giusto per stare sulla scena politica.
Il porto di Brindisi, unico nella sua peculiarità nell’Adriatico Meridionale, non può essere abbandonato alle complessità amministrative di un Comune e/o di una Regione che ha dimenticato questo territorio.
Un porto che non riesce a sviluppare le proprie potenzialità è un problema per l’intera comunità cittadina, provinciale, regionale.
Ricordiamo che appena l’anno scorso il Consiglio Comunale aveva approvato, all’unanimità, con il voto favorevole del Sindaco Rossi, un O.d.G. sul porto e le relazioni infrastrutturali presenti e future dello scalo di Brindisi. Quel deliberato non si sa che fine abbia fatto!
Come UDC, abbiamo sempre sostenuto la “polifunzionalità” del nostro porto, nodo dei trasporti, unico nel Mediterraneo: retroterra vastissimo, articolazioni produttive, manifatturiere e di servizi per qualsiasi scambio commerciale e di flussi merceologici, a favore del territorio adriatico salentino, regionale, meridionale, italiano ed europeo.
Una città che non decide su nessun asset commerciale/industriale e dei servizi, è una città in forte sofferenza.

Quando un Porto non è rispettato dalla sua Città le conseguenze economiche saranno disastrose per l’intero territorio; ne viene emarginata la sua presenza operativa nel bacino economico/marittimo di sua pertinenza; al contrario bisogna cogliere le opportunità che possono presentarsi discutendone con approccio propositivo e non negativo a prescindere.

Noi continueremo a interessarci del nostro Porto e della nostra Città per scuotere gli animi e le coscienze libere, perché vogliamo una città “normale”, e in particolare una città di mare; una città che dovrebbe dialogare e risolvere i problemi.
Brindisi, ha una forte identità fondata sulla stratificazione storica della sua lunga continuità di vita e sull’unione della cultura urbana e cultura marittima.
Brindisi reclama la giusta misura della vera ‘marittimità’ che le compete.

Abele Carruezzo per Direttivo cittadino UDC Brindisi