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Il Consiglio di Stato riabilita anche la Danzì, segnata umanamente e professionalmente dalla vicenda
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Il Consiglio di Stato riabilita anche la Danzì, segnata umanamente e professionalmente dalla vicenda

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BRINDISI – La sentenza del Consiglio di Stato, che sostanzialmente smonta l’impianto accusatorio della Procura circa gli abusivismi compiuti in ambito di opere portuali di security, riabilita anche la posizione dell’ex sub-commissaria Maria Angela Danzì, coinvolta nelle indagini a seguito della transazione tra Comune e Authority per la realizzazione della recinzione di Via Del Mare. Una vicenda che ha segnato molto la dottoressa Danzì e che le ha creato non pochi imbarazzi, dato che la notizia delle indagini venne fuori nel pieno della campagna elettorale che la vedeva concorrere con il M5S per un posto da europarlamentare.

Appurato dal CdS che le opere in oggetto devono considerarsi conformi urbanisticamente, immaginiamo che anche la vicenda penale sia destinata a sgonfiarsi, compreso  l’aspetto dell’abuso meramente formale inerente la sequenza procedimentale autorizzatoria che può essere sanato ex post.

Certo, resta in piedi la questione della costruzione di un cancelletto (ovvero uno dei varchi del circuito doganale di security) collocato all’altezza di Piazza Spalato, che secondo l’accusa aggraverebbe il rischio di esondazioni in una zona rischio idrogeologico, ma si farà chiarezza anche su questo.

Ci piace pensare che la sentenza del Consiglio di Stato possa rappresentare un turning point per lasciarsi alle spalle una stagione di veleni e veti incrociati, forse alimentati proprio dal terrore di finire nel tritacarne giudiziario. Di certo restituirà maggiore tranquillità al Comune nel prosieguo, avendo adesso compreso la natura del Piano regolatore portuale vigente.

Ed a proposito del clima di rinnovata fiducia nell’ambiente portuale, indicativa è la testimonianza che ci fornisce l’operatore portuale nonché componente dell’organismo di partenariato dell’Autorità di sistema portuale Adriano Guadalupi, il quale ci ha contattato per esprimere la propria felicità per l’epilogo processuale e l’augurio che questa sentenza possa creare i presupposti per lavorare più serenamente al fine di raggiungere i traguardi che la città e il suo porto meritano.