Home Politica Nella faida sulle contrade stiamo dalla parte della legalità, ovvero dalla parte del Sindaco
Nella faida sulle contrade stiamo dalla parte della legalità, ovvero dalla parte del Sindaco
0

Nella faida sulle contrade stiamo dalla parte della legalità, ovvero dalla parte del Sindaco

0

BRINDISI – La vicenda delle contrade abusive è diventata una lotta tra faide, tra comitati di cittadini, tra consiglieri comunali. Gli interessi in ballo, come è immaginabile, sono tanti.

L’Amministrazione, costretta a barcamenarsi in questa centrifuga di interessi, sta provando a mantenere la barra dritta, cercando soluzioni nel pieno rispetto delle leggi. La polizia giudiziaria, sotto il coordinamento della Procura, prosegue nella sua opera, sequestrando opere abusive che hanno continuato a vedere la luce ben oltre l’approvazione delle varianti di recupero; a quanto si apprende, alcuni starebbero continuando a  costruire. Forse anche incoraggiati dalla speranza che possano passare mozioni come quella firmata da Ciullo, Antonino, Ribezzi e Serra, che prevede una sanatoria di tutti gli abusivismi, anche di quelli recentissimi, evidentemente.

Di diverso avviso è il Comune, che ha già provveduto a intimare ai proprietari di manufatti abusivi non sanabili il ripristino dei luoghi, pena l’abbattimento coatto a loro spese.

Va detto che sussistono varie gradazioni di irregolarità: ci sono quelli che hanno inoltrato domanda di condono, quelli in attesa di risposta, quelli che mai hanno avanzato richiesta di condono e quelli che continuano tutt’ora a costruire illegalmente. Ma soprattutto ci sono abusivismi di necessità e abusivismi da prepotenza e impenitenza.

In tutto questo, ci sono consiglieri più interessati di altri, consiglieri in buona fede, consiglieri integerrimi. Ma soprattutto c’è la conferma che la mentalità paralegale diffusa è difficile da scalfire, e in questa battaglia siamo con chi sta dalla parte della legalità. In questo caso ci sembra pertanto corretto stare dalla parte del Sindaco, dalla parte di chi vuole risolvere i problemi senza però premiare i furbacchioni.