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Tutto quello che c’è da sapere sui vaccini anti-Covid
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Tutto quello che c’è da sapere sui vaccini anti-Covid

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Cosa c’è da sapere sui vaccini anti-covid?

Intanto che quelli certificati nel mondo sono attualmente 7, tre cinesi e due russi, oltre a Moderna e Pfizer BioNTech. Dopo Pfizer, in Europa, a gennaio arriverà Moderna, che ha già completato le sperimentazioni. A marzo Johnson & Johnson e poco più tardi anche Sanofi.

Per quanto saranno efficaci? Questo non si sa con certezza, ma si suppone che l’immunità duri un anno; gli anticorpi nelle persone guarite sembrano resistere 6-9 mesi. Non è dato sapere neppure se i vaccini proteggono solo dal sintomo oppure anche dal contagio, pertanto, finché resterà l’incertezza, i vaccinati dovranno mantenere tutte le precauzioni per evitare di contagiare gli altri.

Il vaccino va somministrato in due dosi: la dotazione italiana, tra un anno, sarà sufficiente per 101 milioni di persone.

Gli step della vaccinazione sono i seguenti: nel primo trimestre del 2021 in Italia arriveranno 10 milioni di dosi per operatori sanitari, personale e ospiti delle RSA e over 80. Subito dopo, toccherà alla fascia 60-79 anni e alle persone con altre malattie. Tra il secondo e il terzo trimestre saranno vaccinati anche insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunità. Nel quarto trimestre, il vaccino arriverà a tutti gli altri.

Che effetti collaterali si sono verificati? Fino ad oggi sono state vaccinate 2 milioni di persone. Ci sono state 8 reazioni allergiche gravi, tutte comunque risolte; per questo l’iniezione avviene in una struttura medica con assistenza in caso di shock anafilattico. Le sperimentazioni hanno mostrato per Pfizer dolore nel luogo della puntura (80%), stanchezza (60%), mal di testa (50%), dolore muscolare o brividi (30%), dolore alle articolazioni (20%), febbre (10%). Un volontario su mille ha avuto una paralisi temporanea del viso.

Per quanto concerne l’immunità di gregge, per il Coronavirus bisognerà arrivare al 70/80% della popolazione.

Infine, rispetto ai tempi di durata della convivenza col virus, il Sars-Cov-2 potrebbe mutare e risultare più mite, diventando in tempi brevi simile agli altri quattro coronavirus che ci causano raffreddore. Oppure potrebbe restare pericoloso per anni, costringendoci a vaccinazioni ripetute e al mantenimento delle precauzioni.