BRINDISI – La task force di contrasto al conferimento indiscriminato dei rifiuti che avrebbe dovuto spaccare le reni ai brindisini indisciplinati è rimasta mitologia. In commissione, infatti, il Comandante Orefice ha spiegato la realtà delle cose, che è molto triste e misera: a presidiare il territorio urbano ci sono solo due vigili, ai quali se ne uniscono saltuariamente altri due, più un ispettore ambientale dell’ufficio ecologia del Comune. Ecotecnica, invece, non mette a disposizione alcun ispettore ambientale, se non il dec. Questo è lo squadrone che, non a caso, ha prodotto la bellezza di una sanzione di media a settimana. Il resto delle sanzioni arriva dalle fototrappole, che però servono per incastrare tramite le targhe gli sporcaccioni che vanno a conferire abusivamente in auto (generalmente nelle aree extraurbane); chi conferisce impunemente a piedi (nelle aree urbane) non viene beccato praticamente mai.
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Adesso arriveranno dalla Regione altre 10 fototrappole, ma c’è da risolvere il problema delle periferie urbane inondate di rifiuti e delle attività commerciali che deturpano le aree urbane più popolate. E la risoluzione non può passare certamente da quella ridicola (numericamente e per risultati) task force, alla quale mancano una decina di guardie ecologiche volontarie che – seppure annunciate in conferenza stampa – non possono di fatto pattugliare il territorio perché, quando hanno svolto il corso di formazione in Provincia, non hanno poi ricevuto l’attestato formale. Pertanto è come non averli, poiché non sono legittimati a svolgere tale attività.
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