Home Politica Serra guarda a una coalizione civica, Antonino pure. Cosa vuole fare il PD? Intanto il segretario provinciale temporeggia in attesa non si sa di cosa
Serra guarda a una coalizione civica, Antonino pure. Cosa vuole fare il PD? Intanto il segretario provinciale temporeggia in attesa non si sa di cosa
0

Serra guarda a una coalizione civica, Antonino pure. Cosa vuole fare il PD? Intanto il segretario provinciale temporeggia in attesa non si sa di cosa

0

BRINDISI – A Matera il Sindaco Bennardi del M5S è stato eletto sostenuto da una coalizione che, accanto ai grillini, ha visto Europa Verde-Psi e due liste civiche. Una coalizione piena di civismo e senza il PD, il cui modello pare piacere particolarmente al capogruppo ed ex candidato sindaco del M5S Gianluca Serra, che sul suo profilo Facebook ha commentato: “Matera è una città che negli anni sta conoscendo uno sviluppo importante e credo che dal punto di vista politico-amministrativo sia un modello a cui il M5S brindisino debba guardare con interesse”.

Ad anticiparlo di qualche ora è stato Giovanni Antonino, deus ex machina del Pri assieme al figlio Gabriele (capogruppo in Consiglio comunale), che ha scritto: “Tutti criticano l’Amministrazione in carica. Ma quanti sono disposti a mettersi in gioco in prima persona? È il momento del coraggio. Della assunzione di responsabilità. Si raccolgono adesioni per una grande alleanza civica che punti al riscatto della città. Brindisi deve tornare ad essere il luogo delle opportunità non il regno del no ad ogni costo”.

Che M5S e Pri stiano parlando la stessa lingua? Parrebbe proprio di sì.

Davanti a questo scenario il PD deve decidere cosa fare, e in fretta, perché la città potrebbe tornare al voto già in autunno. Infatti non è oramai un mistero che all’interno del Partito Democratico, fatta eccezione per gli assessori, per il segretario cittadino e per pochissimi altri, la maggioranza degli iscritti e dei consiglieri non nutre più fiducia nel Sindaco Rossi, che con atteggiamento sfidante ha ribadito per l’ennesima volta che mai cambierà la propria idea di città. Che non è l’idea di città del PD, tutt’altro. È l’idea di città di un gruppo di ambientalisti con visioni molto nette e settarie, inconciliabili con la gestione di una città industriale e portuale come Brindisi. E non è forse il caso che lo sviluppo della città nei prossimi decenni sia disegnato – attraverso il Pug – da un gruppo di ecologisti radicali.

Ecco perché nel PD ci si è convinti che non c’è più nulla da trattare con il Sindaco e con Brindisi Bene Comune e che è opportuno azzerare l’esperimento fallito e ripartire con un progetto politico più congruo rispetto alla storia e alle sensibilità del PD, così da tentare di affrancarsi da una scomoda etichettatura che una larga fetta della città sta appiccicando sopra a questa Amministrazione marchiata a fuoco ‘Riccardo Rossi’.

Ma prima ci sono da superare alcune resistenze all’interno del PD stesso, con il segretario provinciale Rogoli che non sembra avere il pelo sullo stomaco per prendere in mano la situazione e con il PD regionale che forse gradirebbe continuare ad avere come riferimento istituzionale un Sindaco molto conciliante verso Emiliano come Riccardo Rossi.

Comunque andrà a finire, la frattura interna alla maggioranza è insanabile. Resta solo da stabilire quando e come sarà ufficializzata. Questione di onestà intellettuale e dignità.