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Il Cobas annuncia un sit-in a Cerano
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Il Cobas annuncia un sit-in a Cerano

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BRINDISI – Il Sindacato Cobas di Brindisi organizza un sit in Mercoledì 16  Giugno alle ore 14,30 davanti i cancelli della centrale Enel “Federico II” per denunciare da una parte il totale abbandono da parte dell’Enel dello stato degli impianti creando problemi seri per la sicurezza dei lavoratori , dall’altra sostenere  la richiesta di un ammortizzatore sociale della durata di 7 anni per poter mandare in pensione il maggior numero di lavoratori possibile.

Il Cobas continua ad insistere con il suo programma di investimenti  per il settore della energia che è fatto di vigorosi investimenti per le rinnovabili che possono produrre una occupazione che dura nel tempo;altro che le poche decine di lavoratori con il gas ,soluzione dannosa peraltro per l’ambiente.

Per le importanti questioni di sicurezza ed i pericoli per i lavoratori abbiamo denunciato il tutto alla struttura Spesal dell’Asl.

Per l’ammortizzatore sociale della durata di 7 anni abbiamo chiesto un incontro al Ministero Economico , ma c’è bisogno di una protesta generale di tutti i lavoratori di Cerano per sostenere la richiesta ed investimenti certi e sicuri  per deve continuare a lavorare .

L’avvio della protesta  generale di tutta Cerano poteva diventare la vertenza SIR , ma così non è stata soprattutto per colpa delle organizzazioni sindacali che hanno gestito la vertenza .

L’estremo ritardo dei sindacati ,che si definiscono da soli i più importanti ,partorisce nelle ultime settimane un mostro chiamato “Metodo Brindisi” siglato con Confindustria.

Mentre il Governo Italiano ha già deciso come distribuire i soldi del Ricovery Plan, a Brindisi si fanno ancora le proposte ed è certo che  non arriveranno neanche le briciole.

Con una amministrazione comunale che continua a chiedere soldi al Governo come un mendicante mentre i soldi hanno già cambiato direzione e vanno tutti verso Taranto ;Letta si presenta a Taranto affermando che il Governo manderà 1,6 Miliardi di Euro come forma di risarcimento alla città che ha pagato un duro prezzo , nascondendo il miserabile tentativo di mantenere in piedi un siderurgico fatiscente.

Per chi è attento a queste cose lo si era già notato da tanti episodi ; lo spostamento delle crociere MSC , gare sportive internazionali ,  soldi che cominciano ad arrivare per le bonifiche, tante altre cose.

I territori devono essere trattati tutti allo stesso modo; Brindisi ha bisogno di una rivolta dei lavoratori per tentare di recuperare  l’estremo ritardo in cui ci troviamo.

Bisogna   mettere sottosopra Brindisi, ma anche e soprattutto Bari e Roma, per riuscire ad ottenere delle cose per la nostra città.

Per il Cobas Roberto Aprile