Home Economia e lavoro Lo Stato d’Israele investe in Puglia: l’ambasciatore salta Brindisi. Peserà la polemica anti-israeliana del Sindaco?
Lo Stato d’Israele investe in Puglia: l’ambasciatore salta Brindisi. Peserà la polemica anti-israeliana del Sindaco?
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Lo Stato d’Israele investe in Puglia: l’ambasciatore salta Brindisi. Peserà la polemica anti-israeliana del Sindaco?

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BRINDISI – Il nuovo Ambasciatore dello Stato d’Israele S.E. Ofer Sachs, accompagnato nei suoi tour dal console d’Israele Luigi De Santis,  ha fatto tappa in Puglia per programmare investimenti nel campo economico e culturale. Ha fatto visita, per esempio, a Confindustria Bat per illustrare le opportunità che offre lo Stato d’Israele in termini di collaborazioni economiche, produttive e scientifiche. E poi a Bari, a Lecce, ha vagliato la possibilità di investimenti e partnership con le università pugliesi, con le aziende grottagliesi dell’aerospazio.

Brindisi invece è stata saltata a piè pari, ed è immaginabile che gli investimenti e gli interessi dello Stato d’Israele verranno veicolati nelle realtà limitrofe. Difficile dimenticare lo scontro tra il console israeliano De Santis e il Sindaco Rossi. A seguito del messaggio scritto dal Primo cittadino di Brindisi sulla sua pagina Facebook istituzionale (“Non può esserci pace senza Giustizia. E Giustizia significa riconoscere lo stato Palestinese, fermare l’apartheid, terminare con sfratti ed occupazioni. La comunità internazionale deve intervenire per far cessare immediatamente i bombardamenti su Gaza, ove muoiono donne e bambini. Poi certo ci sono i razzi di Hamas, anch’essi devono cessare, ma equiparare il tutto è pura ipocrisia. Gaza è la vergogna del mondo!”), infatti, il console replicò in maniera piccata: “Gent.mo Sindaco Rossi, leggo solo ora il suo post. Mi permetto di scriverLe per rappresentarLe il mio dispiacere nel leggere le Sue parole. Non tanto per le Sue idee sulla questione (ognuno è libero di averne di proprie) ma più che altro quando sostiene che ci sia un apartheid ad opera degli israeliani o quando sostiene che equiparare i razzi di Hamas alla risposta dell’esercito israeliano sia pura ipocrisia. Anzi forse le devo dire che posso anche essere concorde su questo, ma per il solo motivo che Hamas è organizzazione riconosciuta dalla comunità internazionale come organizzazione terroristica mentre Israele è uno stato democratico che si difende da attacchi deliberati alla propria popolazione e già sono per questo assolutamente incomparabili. Concordo con Lei che qualunque morte a maggior ragione se di donne e bambini sono sempre una cosa atroce e da evitare, ma sarebbe bene ricordarlo anche quando i morti sono israeliani come lei omette di fare, facendo quindi quasi pensare che ci siano morti solo da una parte. Dobbiamo lavorare tutti per una pace duratura e rispettosa di tutti. Lo dobbiamo fare soprattutto noi che in maniera diversa ricopriamo ruoli istituzionali. La saluto, nella speranza di collaborare sul campo e senza preconcetti ideologici, al rafforzamento dei rapporti tra la nostra Regione, la splendida città di Brindisi e lo stato di Israele affinché ci siano opportunità di sviluppo e benessere per la nostra gente”.

A seguito di ciò, il Consigliere regionale Amati si scusò a nome dei brindisini con il popolo israeliano ma il Presidente del Consiglio comunale Cellie rincarò immediatamente la dose chiedendo a sua volta scusa al popolo palestinese.

Alla fine della fiera, il nocciolo della questione è che: incrina un rapporto di qua, incrinane un altro di là e la città resta abbandonata al suo destino, perde occasioni di sviluppo e viaggia divisa su tutto.