Home Politica Boa Gialla: vietato parcheggiare per preservare uccelli e panorama. Ciullo: “Oltre agli uccelli, alla dirigente dovrebbero interessare le famiglie con bambini”
Boa Gialla: vietato parcheggiare per preservare uccelli e panorama. Ciullo: “Oltre agli uccelli, alla dirigente dovrebbero interessare le famiglie con bambini”
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Boa Gialla: vietato parcheggiare per preservare uccelli e panorama. Ciullo: “Oltre agli uccelli, alla dirigente dovrebbero interessare le famiglie con bambini”

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BRINDISI – Il Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia – o perlomeno la sua interpretazione ed applicazione da parte del settore Urbanistica del Comune di Brindisi – sta creando notevoli difficoltà allo sviluppo della città.

Due temi su tutti: l’impossibilità di realizzare impianti per la produzione di energia rinnovabile in zona industriale su terreni agricoli e nella fascia entro i 300 metri dal mare; l’accessibilità alle spiagge, soprattutto quelle della zona Apani-Baccatani. E viene da chiedersi se la classe politica dell’epoca non avrebbe potuto presentare osservazioni per prevenire i disagi che si stanno concretizzando a partire dal 2019. Soprattutto in merito alla fruizione della litoranea.

Sull’area nota come Boa Gialla, infatti, il Pptr sta apportando un crescente effetto tenaglia per via dell’interpretazione sempre più restrittiva data dall’ufficio Urbanistica. Prima erano consentiti parcheggio, presenza di strutture ricettive leggere e area ristoro, poi dal 2019 si è messo tutto in discussione, fino ad arrivare a oggi, con il preavviso di diniego rilasciato dal settore Urbanistica rispetto all’area parcheggio voluta dalla stessa Amministrazione comunale con le delibere di giunta n.200/2020 e n.133/2021.

Già lo scorso anno la situazione esplose: tutti ricorderanno i seri problemi di viabilità e ordine pubblico causati dalla chiusura del parcheggio, una decisione assunta dalla famiglia Conte dopo che gli venne negata l’autorizzazione a svolgere le abituali attività economiche a corredo dell’autorimessa.

Dovettero susseguirsi una serie di incontri e riunioni in Prefettura prima di addivenire a un compromesso, con la famiglia Conte, proprietaria dell’area, che venne supplicata di aprire il parcheggio.

Quest’anno l’Amministrazione, memore delle difficoltà, aveva predisposto per tempo una delibera derogatoria che ricalca quella del 2020. Tuttavia, secondo l’ufficio Urbanistica, già la soluzione dello scorso anno era opinabile, nonostante all’epoca il medesimo ufficio fosse rimasto in silenzio.

“Si rappresenta – scrive la dirigente Carrozzo nella nota di risposta alle osservazioni del legale dei Conte, Massimo Ciullo – che i mancati controlli delle procedure Scia attivati per le attività in argomento nella scorsa stagione estiva e in prossimità della conclusione della stessa (agosto 2020), tra l’altro in concomitanza con le ferie estive del personale tecnico del Settore, non attestano alcuna legittimazione degli interventi segnalati per le motivazioni sopra richiamate”.

Insomma, la Scia non poteva essere rilasciata nemmeno lo scorso anno, a parere della dirigente. La ragione riviene dai vincoli posti dal Pptr su quell’area, catalogata di “notevole interesse pubblico”. La dirigente, infatti, motiva il diniego a parcheggiare con il richiamo al DM 1/8/1985 sul bene paesaggistico vincolato che tutela la visuale panoramica dell’area ma anche l’interesse ecologico della stessa a livello internazionale per la presenza di biotipi che consentono la nidificazione e lo stanziamento di specie faunistiche ormai rare in Italia e nell’Europa Mediterranea. “La pressione antropica sull’area – spiega la dirigente – se unita all’uso e allo stazionamento dei veicoli a motore, confligge con le motivazioni di tutela contenute nel decreto stesso”.

Un bel problema per il futuro, perché non si può certo andare avanti a botta di deroghe: è necessario, insomma, individuare una soluzione definitiva in accordo con la Regione.

L’occasione potrebbe essere fornita dalla redazione del piano strutturale del Pug che dovrebbe essere adottato nell’autunno prossimo, ma bisogna valutare la sintonia tra la struttura tecnica e quella politica, dato che la delibera di giunta delle scorse settimane è stata di fatto smontata dagli uffici tecnici, mettendo così in luce un contrasto tra le parti che rischia di trascinarsi anche nella visione futura di quel tratto di litorale. A meno che non lo si voglia rendere inaccessibile alla fruizione di cittadini e turisti. Perché, come si può evincere dallo stralcio cartografico, l’area sottoposta a vincolo (quella gialla) supera in ampiezza anche la statale.

Ed è per questo che il consigliere e avvocato Ciullo sfida la dirigente: “Se poi l’architetto Carrozzo spiegasse, secondo la sua interpretazione della delibera n. 133/21, dove potrebbe essere aperto un parcheggio, indicando la zona precisa con il proprio ditino mettendolo anche per iscritto, magari tutti capirebbero come regolarsi. Forse a monte della statale? E già, perché a qualcuno dovrebbe interessare non solo della tutela degli uccelli, ma anche delle persone con bambini a carico che poi dovrebbero attraversare la strada statale rischiando la vita”.

Nelle osservazioni al preavviso di diniego, Ciullo valuta l’atteggiamento del settore Urbanistica orientato da una “concezione della legalità squisitamente di tipo ideologico repressivo ma per nulla costruttivo e preventivo” e in caso di diniego definitivo alla Scia preannuncia ricorso al Tar e pretenderà una “vigilanza continua affinché la Polizia municipale garantisca il pattugliamento giornaliero costante in quella zona per impedire proprio quei problemi che si vorrebbero evitare in virtù della Delibera 133/2021”. Pena, fa sapere Ciullo, la presentazione di denuncia penale nei confronti di quei dirigenti comunali che non garantiranno tale servizio.

“La dirigente – spiega Ciullo a telefono – compie una illegittima interpretazione del Pptr e della Delibera di Giunta 133/2021. Anche se si dovessero trovare soluzioni contingenti tipo un’ordinanza sindacale, che accetterei comunque con favore perché ciò che interessa alla fine è che venga aperto il parcheggio, l’Amministrazione non ci farebbe una bella figura. La dirigente poteva dirlo prima che non condivideva il contenuto della delibera di Giunta, evitando così di mettere in difficoltà il Sindaco e di contraddire proprio le finalità che si volevano raggiungere per decongestionare il traffico e la sosta selvaggia in quella zona così sensibile. In previsione della prossima adozione del piano strutturale del Pug, pertanto, invito il Sindaco a rileggerlo attentamente affinché poi non scopra brutte sorprese nell’applicazione pratica di quei piani e degli indirizzi politici da parte della dirigente e delle sue sottoposte. Il timore che serbo, infatti, è che possano esserci brutte sorprese per il futuro della città e che possa essere disatteso quanto disposto dall’Amministrazione”.