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Porto: audizione pubblica dei candidati ma ci è stato vietato di effettuare foto, video e registrazioni
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Porto: audizione pubblica dei candidati ma ci è stato vietato di effettuare foto, video e registrazioni

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BRINDISI – L’audizione per individuare il componente del Comune nel Comitato di gestione portuale era pubblica, ma fino a un certo punto. A differenza del periodo Carluccio nel quale ai giornalisti fu consentito di fornire ai lettori ampia documentazione foto e video dei candidati alla direzione delle partecipate per comprendere la loro idea manageriale, questa volta era tutto vietato. A comunicarcelo è stato il Sindaco, supportato poi – ovviamente – dai candidati.

Con audizioni senza microfono e con divieto assoluto di registrare audio e video, ci risulta pressoché impossibile raccontare ai cittadini che idea di porto hanno i candidati e in particolare colui il quale verrà scelto dal Comune.

En passant ci è sembrato di captare – ma non ci giureremmo – che: Donato Caiulo vorrebbe navi portacontainer e un raddoppio del collegamento della tratta Brindisi-Taranto così che possa giungere qualche container anche a Brindisi; Angela Corvetto punti su yacht e crociere data la sua esperienza; Annalisa Formosi, destituita dal ruolo di rappresentante del Ministero nel comitato d’indirizzo delle Zes a seguito delle indagini che l’hanno attinta, voglia riprendersi quello che le spetta avendo vissuto la vicenda dell’abbandono dell’incarico come un’ingiustizia; Giuseppe Tomasicchio abbia apprezzato il lavoro dell’ex presidente dell’Authority Haralambides, pensi che l’Autorità portuale di Brindisi avrebbe dovuto conservare una propria autonomia e che ci sarebbe una manovra, forse politica, per non consentire al porto di Brindisi di sfruttare appieno il proprio potenziale.

Dovrebbero aver conferito su e giù quanto riportato. O almeno speriamo che l’orecchio bionico abbia funzionato a dovere. Perché chiamarla audizione pubblica, sebbene tecnicamente lo fosse, risulta davvero generoso. Che è vero che i cittadini devono sapere, ma non ci allarghiamo troppo…