Home Politica Snam-Torre Rossa, Amati: “Se serve cancellare il mio nome per fare le cose diffido chiunque dall’usarlo”
Snam-Torre Rossa, Amati: “Se serve cancellare il mio nome per fare le cose diffido chiunque dall’usarlo”
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Snam-Torre Rossa, Amati: “Se serve cancellare il mio nome per fare le cose diffido chiunque dall’usarlo”

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BRINDISI – “Le opere Snam per la contrada Torre rossa sono state accettate dal Comune di Brindisi. La costanza conta più delle parole: è servito qualche immenso giro di posizionamento, come nelle riunioni dei collettivi studenteschi, e finalmente il Comune ha imboccato la strada giusta. Ringrazio il Sindaco Rossi, l’intero Consiglio comunale e il promotore dell’ordine del giorno Antonino. Ovviamente seguirò con la solita costanza il procedimento, sino all’esecuzione dei lavori”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Ho commesso un errore e giuro che non l’avevo capito. I contrasti sulla vicenda e pure sul testo dell’ordine del giorno riguardavano la comprensibile difficoltà politicista a riconoscere la concretezza del mio lavoro; se per fare le cose a Brindisi serve dunque cancellare il mio nome, oppure portarlo nell’amnesia, diffido chiunque mi voglia citare a evitarlo.

Dopo anni di inerzie, con le contrade senza acqua e fogna, la mia legge aveva sbloccato una parte consistente dell’incresciosa vicenda, congiunta alla disponibilità Snam a realizzare investimenti per le opere di urbanizzazione primaria. Su questo punto si era innescata una polemica del tutto ingiustificata, prima fondata sull’indisponibilità ideologica del Comune a interloquire con Snam, se non attraverso la mediazione del Governo nazionale, poi degradata al contrasto delle opere con la pericolosità idraulica di alcune porzioni della contrada, obiezione infondata ai sensi degli articoli 9, 10 e 11 della NTA del PAI, e infine risolta, si spera, con l’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale.

Una grande dissipazione di parole, come se la politica facesse vincere e perdere le idee in proporzione al tempo che si è in grado di perdere; cioè il contrario delle regole che si seguono nella vita.

E poiché a me non importa proprio nulla del teatrino politico, né sono preso da pregiudizi e sentimenti di simpatia, antipatia, invidie e frustrazioni, plaudo a chiunque sia in grado di collaborare per fare le cose e scatenare un processo di virtù per rendere migliore la vita delle persone e soprattutto di quelle con maggiori problemi e difficoltà”.