Home Economia e lavoro La giornalista di Lonely Planet: “A Brindisi scorci unici. Meglio Torre Guaceto di Porto Cesareo: posto stupendo e vivibile”
La giornalista di Lonely Planet: “A Brindisi scorci unici. Meglio Torre Guaceto di Porto Cesareo: posto stupendo e vivibile”
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La giornalista di Lonely Planet: “A Brindisi scorci unici. Meglio Torre Guaceto di Porto Cesareo: posto stupendo e vivibile”

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BRINDISI – La conferenza stampa indetta per tracciare un bilancio dei sei mesi di assessorato coordinato da Emma Taveri ha rappresentato l’occasione per ascoltare le impressioni di Cinzia Rando (della prestigiosa rivista di turismo Lonely Planet specializzata nella diffusione di guide turistiche) dopo due giorni trascorsi in giro per Brindisi in compagnia del presidente della fondazione Teatro Verdi Katiuscia Di Rocco.

“Brindisi è una grande scoperta. La prima immagine che colpisce è legata ai panorami di questa città: penso a quelli sul porto, su Forte a Mare. Ci sono degli scorci veramente unici. Ma soprattutto, arrivando da qualche giorno trascorso nel basso Salento, mi ha colpito la vivibilità maggiore dei luoghi di Brindisi. Ho provato a fare un bagno a Porto cesareo e non si riusciva a mettere un asciugamano, qui invece ho visto spiagge belle, attrezzate, pulite, vicine, vivibili. Tutti mi hanno raccontato dei venti, della predisposizione a ospitare sport del mare e ho molto apprezzato questa iniziativa degli infopoint dedicati alle attività legate al mare.

Camminatori, bikers, percorsi legati all’enoturismo sono le nuove frontiere del turismo e qui ci sono cantine eccellenti con architetture pregevoli che consentono di immaginare circuiti di visita. E poi c’è la natura, con Torre Guaceto che mi ha molto colpito per il suo ecosistema preservato: è un posto stupendo dove è possibile anche assaggiare prodotti locali coltivati sul posto. Inoltre in giro per Brindisi si possono apprezzare momenti d’arte di diversi periodi, che magari a primo impatto possono attrarre meno di una Lecce barocca ma che potrebbero attirare allo stesso modo perché le valenze artistiche ci sono e l’importante è mostrarle.

Gli elementi per trasformare Brindisi in una destinazione a più lunga permanenza, insomma, esistono e gli operatori con i quali ho parlato mi hanno raccontato che tutto ciò sta già avvenendo”.

Un bell’endorsement da parte di una addetta ai lavori di primo piano. Un incoraggiamento per l’assessore Taveri che ha riconosciuto che “attualmente Brindisi non è un punto di riferimento nella mappa delle città turistiche pugliesi”, aggiungendo tuttavia che “non abbiamo bisogno del turismo mordi e fuggi ma di un turismo che punti sulla qualità, anche se attualmente non possiamo essere una meta del lusso”. Tuttavia, ed è indirizzata a questo la mole di lavoro dei primi sei mesi di assessorato, la Taveri ritiene che “Brindisi può agganciarsi a quello che succede attorno e può sfruttare il fatto di essere in Puglia”. È una buona base di partenza, che non è mai bastata da sola e che pertanto va alimentata con degli accorgimenti che finalmente si stanno provando ad introdurre.