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Borri a casa: Rossi e Bbc pronti a sconfessare 4 anni di amministrazione?
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Borri a casa: Rossi e Bbc pronti a sconfessare 4 anni di amministrazione?

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BRINDISI – Il Pd questa volta fa sul serio. Dopo aver dovuto digerire in silenzio nel corso dell’attuale consiliatura una serie di scelte del sindaco e del settore Urbanistica che intimamente non venivano condivise, il circolo cittadino chiede adesso a gran voce la testa dell’assessore Borri. Lo scontro è ancora in atto perché Brindisi Bene Comune non vuole privarsi del cattedratico che di fatto ha concepito le scelte strategiche più importanti di questi anni. Stretto tra i due fuochi, il sindaco Rossi continua a temporeggiare, rischiando come non mai perché il Partito Democratico sembra pronto a tutto pur di ottenere questo – seppur minimo – risultato politico. Anche a staccare la spina? Difficile dirlo, anche se il redde rationem potrebbe già consumarsi su uno dei prossimi consigli comunali, magari quello nel quale si dovrà licenziare il nuovo Documento programmatico preliminare al Pug targato Borri. Nel frattempo l’assessore all’Urbanistica continua a disertare i lavori della giunta. Di certo la spaccatura tra le due anime della maggioranza è diventata importante, tanto da rimettere in discussione il sostegno a Rossi alle prossime elezioni.

La scelta che dovrà compiere il sindaco, oggettivamente, non è semplice, perché privarsi di Borri significherebbe sconfessare quattro anni di amministrazione. Per cosa poi? Per la batteria Menga? La giunta ha condiviso scelte del settore Urbanistica ben più rilevanti. Si pensi alle opere portuali, dove la maggioranza ha sostenuto la battaglia politica e tecnica contro la realizzazione della vasca di colmata, utile a contenere i sedimenti dei dragaggi per i nuovi accosti di Sant’Apollinare. Tuttavia, dopo anni di contrasti con l’ente portuale, adesso il Comune ha rilasciato il proprio parere favorevole nel corso della conferenza di servizi sulla progettazione esecutiva, di fatto arrendendosi davanti ai pareri positivi degli altri enti. Stesso discorso si potrebbe fare per altre opere e infrastrutture, per la strategia adottata sulle contrade abusive, sullo sviluppo della costa e della zona industriale, sul riutilizzo di alcune strutture di pregio come l’ex capannone Montecatini. Fino ad arrivare al Dpp, ai progetti di rigenerazione urbana ed a quelli legati al Cis ed al Pnrr. È possibile adesso, ad un anno dalla fine del mandato, mettere alla porta il braccio armato del sindaco e tracciare una linea cambiando tutto? Per Brindisi Bene Comune non può esistere una soluzione del genere, per il Pd invece è la strada obbligata per presentarsi alle prossime elezioni con qualcosa da sventolare. In questo caso lo scalpo di Borri. Forse un po’ poco. Forse un po’ tardi.