Home Politica Costo bollino impianti termici, Brigante: “Restituiremo le somme ma altrove il costo è maggiore”. Lo Martire: “Fa specie l’abbiate inserito nel Piano di riequilibrio”
Costo bollino impianti termici, Brigante: “Restituiremo le somme ma altrove il costo è maggiore”. Lo Martire: “Fa specie l’abbiate inserito nel Piano di riequilibrio”
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Costo bollino impianti termici, Brigante: “Restituiremo le somme ma altrove il costo è maggiore”. Lo Martire: “Fa specie l’abbiate inserito nel Piano di riequilibrio”

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BRINDISI – In Consiglio comunale si è discusso del divisivo tema dell’incremento del costo del bollino verde per gli impianti termici. Interrogata dalla consigliera comunale Carmela Lo Martire in merito all’annullamento disposto dal Tar di Lecce della delibera di giunta municipale con la quale si disponeva il raddoppio (da 12,50 a 25 euro) dell’importo del contributo a copertura dei costi di gestione delle attività di ispezione e controllo degli impianti termici (c.d. “bollino verde”), l’assessore Tiziana Brigante ha informato sullo stato dell’arte: «Prudenzialmente avevamo lasciato come previsione d’entrata in bilancio l’importo di 12,50 euro: avendo indicato la stessa cifra rispetto al passato, la decisione del Tar non grava sul bilancio e non dovrebbe gravare sulla nostra partecipata in quanto nel contratto di servizio è stato previsto lo stesso importo del 2020. Detto ciò, la legge regionale n. 36 del 2016 non stabilisce che la Regione Puglia fissa il costo del bolino verde in euro 12,50. È vero che la competenza nello stabilire il valore e le modalità delle attività di ispezione e accertamento è a cura delle autorità competenti e quindi spetta alla Regione Puglia, ma sarà così solo quando la legge regionale entrerà a regime. Adesso siamo ancora nella fase transitoria e le disposizioni attuative intervenute con delibera di giunta regionale del 2018 stabiliscono che allo stato attuale le autorità competenti (gli enti locali, ndr) possono fissare l’importo del bollino verde per i costi di ispezione e accertamento. Tanto è vero che non c’è un importo omogeneo su tutto il territorio regionale: Taranto percepisce 24 euro a cittadino per ogni biennio, Foggia 15 euro, Lecce 20 euro, Bari 20 euro, la Provincia di Brindisi 20 euro, la Bat 15 euro, il Comune di Brindisi 12,50 euro. È chiaro che diventa faticoso svolgere tutta quella attività con un prezzo indicato nel 2011. L’importo previsto a Brindisi è un po’ striminzito per coprire i costi del servizio e la legge prevede che non ci debbano essere spese che gravino sulla finanza pubblica».

I cittadini, comunque, saranno rimborsati: «In effetti – conclude Brigante – si è registrata un’entrata superiore per il Comune. Per quanto riguarda la restituzione delle somme ai cittadini, che è dovuta in quanto la sentenza del Tar è esecutiva seppure sia stata da noi impugnata, si provvederà con il rimborso quanto prima. Vorrei che fosse chiaro, però, che se dovessimo decidere di dismettere quel servizio e trasferirlo alla Provincia, i cittadini pagherebbero un contributo di 20 euro».

Puntuale la replica della consigliere Lo Martire: «La sentenza è chiara in merito alla competenza ed il Comune non poteva elevare l’importo dell’entrata. Fa specie come questa misura sia stata inserita da voi nel Piano di riequilibrio. L’entrata, comunque, era stata prevista perché faceva parte del Piano di riequilibrio, quindi non si può dire che era stata conservata la misura di 12,50 euro. A riprova di ciò, davanti al Tar avete addotto – tra le ragioni difensive – quella della previsione dell’incremento dell’importo nel Piano di riequilibrio».