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D’Attis sul Question Time per la riconversione dell’area Enel
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D’Attis sul Question Time per la riconversione dell’area Enel

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BRINDISI – “Gli impegni presi da Enel e le prime azioni volte alla transizione ecologica dei siti delle centrali elettriche di Civitavecchia e Brindisi non sono sufficienti. Proprio per questo, oltre a questa interrogazione della cui risposta siamo soddisfatti, abbiamo chiesto un’audizione ad hoc nelle Commissioni competenti dei vertici dell’azienda, proprio per parlamentarizzare ulteriormente la questione”. Lo ha detto il deputato di Forza Italia, Mauro D’Attis, intervenendo nell’Aula di Montecitorio nel corso del question time, in replica al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sul rilancio del settore produttivo di Civitavecchia e Brindisi. In precedenza il deputato azzurro Alessandro Battilocchio ha esposto il quesito al rappresentante del governo, evidenziando come “per le centrali per la produzione di energia elettrica di Brindisi e Civitavecchia, attualmente alimentate a carbone, è prevista un’imminente dismissione per decarbonizzazione entro il 2025, senza alcuna ulteriore opzione di conversione. Ciò comporta dei costi materiali e di impatto sociale, sia diretti che relativi all’indotto, con possibili risvolti negativi sul tessuto imprenditoriale e sui livelli occupazionali del territorio. Pertanto, è basilare garantire una progettualità di qualità per il futuro di queste aree geografiche, al cui interno insistono anche beni archeologici riconosciuti dall’Unesco e con due sistemi portuali che, in particolare negli ultimi anni, hanno consolidato il loro ruolo strategico”. “Occorre attrarre investitori – ha continuato D’Attis – e gli strumenti sono noti, tuttavia c’è bisogno di una cabina di regia con il compito di combinare la conversione ambientale a quella industriale. Siamo consapevoli che da parte del governo ci sia la massima attenzione, tuttavia adesso è indispensabile razionalizzare le iniziative e sottoporle – ha concluso – a una supervisione da parte del Ministero dello sviluppo economico”.