Home Cronaca Il nuovo questore: “Mi aspetto una criminalità più inabissata”
Il nuovo questore: “Mi aspetto una criminalità più inabissata”
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Il nuovo questore: “Mi aspetto una criminalità più inabissata”

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BRINDISI – Si è tenuta ieri la conferenza stampa per l’insediamento del nuovo Questore di Brindisi, il 57enne Annino Gargano, originario di Amalfi e in servizio dal 1990. Agli inizi della sua carriera ha ricoperto l’incarico di vice dirigente della Squadra Mobile della Questura di Parma e ha diretto la Squadra Anticrimine del commissariato “Viareggio – Versilia”, nonché la Squadra Mobile della Questura di Lucca. Successivamente è stato alla direzione della Squadra Mobile e della Divisione Immigrazione della Questura di Lecce, e da primo dirigente è stato a capo, per tre anni, della Squadra Mobile di Genova per poi rientrare in Puglia a guidare la Squadra Mobile di Bari. Nel 2018 è stato nominato dirigente superiore, ha svolto servizio a Roma presso l’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ricoprendo anche l’incarico di Direttore del Servizio Ispettivo e di Controllo. Dal maggio 2019 al settembre 2020 ha ricoperto la carica di Questore di Vibo Valentia. Infine, dall’ottobre 2020 fino al 19 aprile 2022 è stato Questore di Chieti.

A Brindisi lavorerà al fianco del procuratore capo della Repubblica, Antonio De Donno, con il quale aveva già collaborato da capo della Squadra Mobile di Lecce quando De Donno era procuratore aggiunto a Lecce.

«Ricordo questo territorio – ha dichiarato il nuovo Questore – come importante e delicato: richiede un impegno oltre il normale perché è innegabile che la storia giudiziaria di un territorio deve essere ricordata e gli epigoni sono tuttora presenti. Quelle che all’epoca in cui lavoravo qui erano le giovani leve, oggi hanno raggiunto dei livelli maggiori rispetto al passato. Ho lasciato diversi anni fa un territorio che non è scevro dalla presenza di una criminalità organizzata che oggi, a maggior ragione, meriterà attenzione data la contingenza della pandemia e delle crisi internazionali e occupazionali. Rispetto al passato mi aspetto una criminalità più inabissata, perché ciò garantisce loro minore visibilità ed esposizione. La mia attenzione sarà massima, anche nell’adozione delle misure di prevenzione personale e patrimoniale».