Home Politica Dehors, fuoco amico. Dalla maggioranza: “Con quali criteri si sono scelte le aree vietate? Dove sono i verbali degli incontri con la Soprintendenza?”
Dehors, fuoco amico. Dalla maggioranza: “Con quali criteri si sono scelte le aree vietate? Dove sono i verbali degli incontri con la Soprintendenza?”
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Dehors, fuoco amico. Dalla maggioranza: “Con quali criteri si sono scelte le aree vietate? Dove sono i verbali degli incontri con la Soprintendenza?”

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BRINDISI – La conferenza stampa sul nuovo regolamento dei dehors non placa le polemiche e non fuga i dubbi all’interno della maggioranza. Tutti i partiti ed i movimenti della coalizione di governo, fatta eccezione per Bbc, ripresenteranno infatti l’emendamento sotto forma di mozione per chiedere di allargare le maglie. «Da quello che mi risulta – spiega il segretario del Pd, Francesco Cannalire – diversi consiglieri comunali hanno chiesto la possibilità di avere copia dei verbali o di qualunque contributo o condivisione che la Soprintendenza ha fornito per l’esclusione di certe aree. Su piazza Vittoria, piazza Duomo, piazza Cairoli, piazza Santa Teresa e scalinate Virgilio non credo ci siano problemi nel confermare il divieto assoluto. Per le altre aree sulle quali è stato disposto il divieto di dehors, invece, ripresenteremo un emendamento sotto forma di mozione in modo che si possa prevedere, invece dell’esclusione totale, un passaggio nella commissione paesaggio che dovrà rilasciare parere di compatibilità valutando di volta in volta».

Le forze di maggioranza, insomma, vogliono comprendere i criteri utilizzati dalla dirigente comunale e dalla Soprintendenza attraverso cui in 27 aree non sarà possibile sviluppare attività alcuna all’aperto. Dall’opposizione, invece, tanti consiglieri si interrogano sul perché in altre città sia possibile collocare i dehors nelle piazze o in prossimità di chiese e luoghi dal valore storico.

Per il sindaco Riccardo Rossi, invece, «sembra evidente che vi sono polemiche un po’ tese a strumentalizzare». Il primo cittadino difende il regolamento, spiegandone le peculiarità: «Il 90% delle aree sono bianche, quindi significa che sono autorizzati i dehors. È un regolamento importante perché dà certezze su dove e come poter investire e consente di programmare grazie alla possibilità di ottenere un’autorizzazione triennale. Inoltre sono previsti i vari tipi di dehors possibili, quindi i progettisti dei dehors sapranno cosa presentare senza ricevere sorprese». A chi ha già ottenuto l’autorizzazione per dehors non più compatibili con il nuovo regolamento sarà garantito un rinnovo triennale previsto dalla norma transitoria così da poter ammortizzare l’investimento effettuato. Dopodiché, bisognerà ripresentare la richiesta di autorizzazione seguendo il dettato del nuovo regolamento. Per chi invece si ritrova in aree interdette, come ad esempio il chioschetto sui giardinetti di piazza Vittorio Emanuele II, potrebbero invece esserci problemi: «Quel chiosco – chiarisce il sindaco – è stato autorizzato molti anni fa, ma esiste un vincolo della Soprintendenza su quei giardini. Si tratta di un caso specifico: un regolamento non può essere valutato in base a un singolo chiosco». Gli interrogativi sui criteri utilizzati riguardano proprio le discrasie presenti, con il consigliere Luciano Loiacono che si chiede ad esempio perché il caffè letterario Nervegna possa posizionare ombreggianti, tavoli e sedie nel giardino dell’ex Corte d’Assise, senza particolari vincoli di tutela da rispettare, mentre a pochi passi, in piazza Sottile De Falco (dove fino a tre anni fa erano posizionati i dehors) è vietato. Il sindaco, in verità, ha lasciato intendere che alcune scelte non sono dettate tanto da vincoli quanto da necessità: «Piazza Sottile De Falco, ad esempio, ci serve per gli eventi. Sinceramente credo che sia abbastanza facile comprendere che nei 27 punti sui quali si chiede di eliminare il divieto a monte, oltre a non essere presenti locali, ci sono necessità di tutela per il valore storico dei luoghi o necessità di garantire lo spazio per l’organizzazione di eventi».