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Edison, strada in discesa. Il Comune clamorosamente rinuncia al ricorso ed Emiliano si defila
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Edison, strada in discesa. Il Comune clamorosamente rinuncia al ricorso ed Emiliano si defila

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BRINDISI – La strada per la realizzazione del deposito gnl di Edison appare sempre più in discesa. Da più parti rimbalza la voce che la Regione Puglia concederà l’intesa allo Stato per dare il via alla costruzione dell’impianto. L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, sul punto non conferma e non smentisce: «C’è un’istruttoria in corso e gli uffici sono al lavoro, altro non posso dire», risponde. Secondo i ben informati, a giugno potrebbe essere impressa l’accelerazione definitiva all’iter. Altro indizio proviene dal Comune di Brindisi, che ha deciso di non presentare ricorso al Tar contro l’autorizzazione rilasciata dal Mite ad Edison. Eppure, secondo quanto aveva annunciato il Comune, le cose sarebbero dovute andare diversamente. L’11 febbraio scorso, infatti, il sindaco Rossi diramò una nota stampa attraverso la quale affermava che il presidente Emiliano si sarebbe schierato al suo fianco nella battaglia contro l’impianto: «Ho anche avuto un colloquio con il governatore Michele Emiliano – dichiarò il sindaco – che condivide le nostre ragioni, ci affiancherà nel ricorso contro l’autorizzazione e negherà l’intesa Stato-Regione così come già avvenuto a Manfredonia, in connessione con le volontà del territorio». Alla fine proprio il Comune ha deciso di fare una brusca retromarcia e di non ricorrere al Tar.

Il dato politico è forse quello più interessante in questa vicenda: nel luglio scorso, infatti, trapelò la notizia che, a seguito della mancanza del numero legale (determinata anche dall’uscita dall’aula di consiglieri dem) nel Consiglio comunale avente ad oggetto l’approvazione del parere negativo al deposito di Edison, Rossi avesse in animo di rassegnare le proprie dimissioni. A convincerlo a restare sarebbe stato Emiliano, che avrebbe fornito rassicurazioni sul fatto che la Regione non avrebbe dato il via libera al progetto senza il benestare del Comune. Pertanto, se la Regione dovesse concedere l’intesa allo Stato, si tratterebbe di un cambio di scenario di un certo rilievo, di una situazione tutta da indagare. Ma su questa vicenda c’è poca voglia di commentare da parte di tutti gli attori principali.