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Forza Italia presenta un ordine del giorno sul rigassificatore
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Forza Italia presenta un ordine del giorno sul rigassificatore

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BRINDISI – Riteniamo che su temi così importanti per lo sviluppo della città come l’insediamento di un rigassificatore non possa decidere una sola persona a nome di tutti. Per questo come Forza Italia abbiamo presentato un ordine del giorno sulla candidatura della città ad accogliere una delle navi rigassificatrici, così che sia il Consiglio comunale a tracciare la rotta dello sviluppo futuro della città. Per noi si tratta di un’occasione da non perdere, in quanto – come compreso da comitati spontanei eterogenei – la filiera industriale, commerciale e turistica beneficerebbe in maniera esponenziale di un sito di tale rilevanza. Chiediamo pertanto di aprire da subito un tavolo di confronto con il Ministero della Transizione Ecologica al fine di concordare le ricadute economico/occupazionali sul territorio.

Di seguito l’odg.

Il Consiglio Comunale di Brindisi,

• PREMESSO Il porto di Brindisi è un porto industriale, la cui principale movimentazione è rappresentata dal carbone. Una attività che dà lavoro a migliaia di persone tra diretti ed indiretti.

• CONSIDERATO che il PNIEC prevede il phase out dal carbone entro il 2025, insieme alla dismissione di altri impianti termoelettrici.

• RILEVATO che il Governo nazionale in virtù dell’esigenza di diversificare le fonti ed i fornitori energetici in un clima di incertezza derivante dai drammatici scenari mondiali, ha valutato la possibilità di installare dei Rigassificatori FSRU (dall’inglese Floating Storage and Regasification Unit) nel territorio italiano.

• CONSIDERATO che l’impianto in questione viene realizzato su unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione. Trasportato via mare il gas naturale subisce in partenza un processo di liquefazione per ridurne il volume, al fine di essere trasportato con efficienza ed in sicurezza in quanto non essendo infiammabile allo stato liquido. Il processo avviene mediante l’abbassamento della temperatura al disotto di quella di ebollizione del metano, (componente della miscela). Il gas liquefatto viene quindi imbarcato sulle navi preposte al trasporto fino al porto di destinazione dove, subendo il processo inverso verrà riportato in forma aeriforme e immesso nelle condotte di distribuzione.

• EVIDENZIATO quindi che tali impianti operano in regime di assoluta sicurezza ed in rispetto dell’ambiente infatti, uno degli aspetti positivi, oltre al grado di sicurezza che, come già riportato, rende questa tipologia di attività molto sicura, è che il ciclo di rigassificazione e di conseguenza il gas naturale risultante garantirebbe, a parità di energia prodotta, una significativa riduzione delle emissioni di anidride carbonica e un completo abbattimento delle emissioni di polveri sottili e metalli pesanti. Alla luce di quanto descritto, l’impatto ambientale è da considerarsi notevolmente limitato.

• CONSIDERATO che la filiera industriale, commerciale e turistica beneficerebbe in maniera esponenziale di un sito di tale rilevanza in quanto svilupperrebbe il transito di navi green per il trasporto merci, veicolerebbe in virtù della posizione strategica del porto un flusso passeggeri per centinaia di migliaia di unità annue nonché consentirebbe di svolgere un ruolo fondamentale all’ Hub Portuale brindisino in relazione ai rapporti con i paesi rientranti nell’area MENA (Middle East & North Africa) finalizzati ai corridoi energetici. In relazione agli utilizzi industriali si potrebbero sfruttare notevoli quantità di frigoria da utilizzare nella catena del freddo attraverso il quale si potrebbero abbattere i costi energetici fino al 40% offrendo così la possibilità di interazione con strutture scientifiche ed universitarie con importanti ricadute occupazionali.

• CONSIDERATO infine che in termini economici l’indotto portuale è valutabile in circa 6 milioni di euro e le ricadute economiche a livello locale sono stimate per circa 10 milioni di euro più le relative compensazioni in accordo con gli enti locali.

IMPEGNA il Sindaco

− a candidare, per quanto di propria competenza, la Città di Brindisi ad ospitare l’impianto in oggetto, aprendo da subito un tavolo di confronto con il Ministero della Transizione Ecologica al fine di valutare l’impatto e le ricadute economico/occupazionali sul territorio.

Gruppo consiliare Forza Italia Brindisi