Home Cultura Successo al Verdi ieri sera: il trio Catania, Quattrini, Ramazzotti diverte e conquista il pubblico brindisino
Successo al Verdi ieri sera: il trio Catania, Quattrini, Ramazzotti diverte e conquista il pubblico brindisino
0

Successo al Verdi ieri sera: il trio Catania, Quattrini, Ramazzotti diverte e conquista il pubblico brindisino

0

BRINDISI – Mentire, mentire sempre e aggiungere alla menzogna nuove bugie e che Dio ce la mandi buona: un po’ questo il leit motiv di “Se devi dire una bugia dilla grossa”. Una commedia degli equivoci davvero scoppiettante, quella andata in scena ieri sera sul palco del teatro Verdi. Merito di un copione frenetico, ritmato e ricco di trovate esilaranti ma merito senza dubbio di un trio di attori davvero in stato di grazia, divertenti e divertiti: Antonio Catania irresistibile nel calarsi nei panni di un sottosegretario dai bollenti spiriti; Paola Quattrini, di una maestria indiscutibile, vero animale da palcoscenico; infine, un sensazionale Gianluca Ramazzotti nei panni di un assistente personale del sottosegretario al centro della storia e degli eventi.

Gli eventi appunto, un turbinio di equivoci in partenza da una coppia annoiata (Catania e Quattrini), da un marito che progetta un incontro con una giovane e avvenente segretaria, da un assistente che tutto vorrebbe fare fuorché diventare complice dell’architettato tradimento ma che suo malgrado di troverà risucchiato dal gorgo di esilaranti bugie, di porte che si aprono e chiudono in continuazione, di personaggi che entrano in gioco a curiosare e a sparigliare le carte (a proposito, menzione speciale agli attori “secondari”, davvero un valore aggiunto per talento e simpatia), di situazioni imbarazzanti e malintesi spassosi. Un vortice di battute,trovate, gag, risate, in un ritmo forsennato che coinvolge il pubblico senza mai annoiarlo.

“Se devi dire una bugia dilla grossa”, commedia scritta negli anni ’80, ha saputo conservare – grazie anche al lavoro di Iaia Fiastri di attualizzazione e rinnovamento del testo – la freschezza di trent’anni fa, diventando un vero e proprio classico della commedia teatrale italiana. Una farsa spassosa che è anche una satira velenosa sull’ipocrisia di alcune istituzioni e di certa società. E poi gli attori, ancora. Quando sono così bravi, bisogna solo godersi lo spettacolo.

Francesca Taurisano