Home Politica Rifiuti, l’amministrazione ci spera ancora: “Salita la percentuale di differenziata, vogliamo arrivare al 60%”
Rifiuti, l’amministrazione ci spera ancora: “Salita la percentuale di differenziata, vogliamo arrivare al 60%”
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Rifiuti, l’amministrazione ci spera ancora: “Salita la percentuale di differenziata, vogliamo arrivare al 60%”

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BRINDISI – Risale la percentuale di raccolta differenziata nel Comune di Brindisi. L’ultimo dato utile risale al dicembre del 2022 e faceva segnare un 48,44%, che risulta sensibilmente migliore rispetto al 39% del luglio 2022 ed è da considerarsi uno dei migliori di questa gestione amministrativa (l’ultima volta che si era toccato il 48% era stato nel febbraio del 2021).

I commissari prefettizi avevano lasciato la città nel 2018 con un incoraggiante 57% di differenziata. Tuttavia, l’amministrazione Rossi non è riuscita a mantenere quello standard, con la città che da subito ha visto crollare la percentuale, in alcuni periodi anche di più di 15 punti. Ciò, nonostante i vari annunci del sindaco circa i propositi di rilancio del servizio. Nell’ottobre del 2020, infatti, il primo cittadino indisse una conferenza stampa per informare i cittadini che sarebbe stata intrapresa una capillare campagna di contrasto agli abbandoni indiscriminati, la quale avrebbe portato entro 5 mesi la raccolta differenziata al 65-70%; obiettivo rimasto un miraggio, dato che la percentuale non si è schiodata dal 40%.

Adesso, però, le cose sembrano andare meglio, così l’assessore all’Igiene Pubblica, Massimo Vitali, nell’ultimo Consiglio comunale ha voluto rilanciare l’azione amministrativa in tale settore, nonostante manchino soli tre mesi alle elezioni. Tra i propositi che la maggioranza di governo vuole portare avanti, a dire dell’assessore Vitali c’è quello di formare una squadra adibita al controllo del conferimento dei rifiuti, utilizzando anche forze di polizia giudiziaria, così da aumentare l’attività repressiva. Vi sarebbe inoltre l’intenzione di introdurre la tariffazione puntuale, ovvero il pagamento della Tari secondo la reale quantità di rifiuti prodotta: un punto, per la verità, già presente nel programma elettorale del 2018 presentato da Rossi; c’è da sottolineare come ad oggi a Brindisi si paghi la Tari più alta tra i capoluoghi pugliesi. Infine c’è la volontà di migliorare il servizio di raccolta porta a porta, di realizzare centri comunali di raccolta nei quartieri periferici e di mettere a punto strategie per contrastare l’evasione della Tari, così da raggiungere in breve tempo il 60% di differenziata.

A Lecce, in effetti, proprio grazie ad una serie di accorgimenti quali l’incrocio di banche dati (Tari, Monteco, Anagrafe), l’analisi dei sacchetti abbandonati, gli accertamenti porta a porta nelle zone più colpite dagli abbandoni, si è riusciti a stanare e regolarizzare la posizione di centinaia di evasori, facendo conseguentemente schizzare la differenziata al 69%.

Riuscirà l’amministrazione Rossi a realizzare almeno una parte di quanto annunciato in questi anni nel corso dello sprint finale del proprio mandato? I 9 punti percentuali di crescita di differenziata da luglio a dicembre 2022 rappresentano un buon – seppur tardivo – segnale. Ma la meta è ancora lontana. Almeno finché la pianta organica della Polizia Locale continuerà ad essere gravemente sottodimensionata.