Home Economia e lavoro A2a ottiene l’autorizzazione per il nuovo impianto. Al Comune 150mila euro l’anno
A2a ottiene l’autorizzazione per il nuovo impianto. Al Comune 150mila euro l’anno

A2a ottiene l’autorizzazione per il nuovo impianto. Al Comune 150mila euro l’anno

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BRINDISI – A2a ha ottenuto l’Autorizzazione unica per realizzare un impianto di recupero della materia da spazzamento stradale e da pulizia degli arenili. È quanto appreso nel corso della presentazione del bilancio di sostenibilità territoriale della società. «Un progetto – fa sapere A2a – nato dal costruttivo confronto con il Comune di Brindisi ed Ager. L’impianto avrà una capacità annua di trattamento pari a 31mila tonnellate. Dai rifiuti derivanti dallo spazzamento delle strade sarà possibile ottenere nuova sabbia, ghiaino e ghiaietto. Dai rifiuti provenienti dalla pulizia degli arenili si otterranno invece sabbia pulita, che verrà restituita alla spiaggia di origine, e alghe lavate da utilizzare come fertilizzante naturale in un’ottica di economia circolare». A2a aveva presentato il progetto in città nel maggio del 2021. L’investimento previsto, era stato detto in quella occasione, è pari a 5,1 milioni di euro e la sua realizzazione richiederà meno di un anno di tempo. A livello di ricadute economiche si parla di cinque occupati per turno. Inoltre, l’ente comunale potrà incamerare a titolo di compensazione cinque euro per ogni tonnellata trattata. Ciò significa che, secondo le stime fatte, nelle casse del Comune entreranno circa 150mila euro l’anno. Un altro aspetto positivo è rappresentato dal fatto che i rifiuti conferiti presso l’impianto contribuiranno al calcolo della differenziata.

Tuttavia, sul progetto si è più volte registrato lo sfavore di Legambiente Brindisi. Negli scorsi mesi, infatti, il presidente dell’associazione ambientalista, Doretto Marinazzo, eccepì una serie di criticità, tanto da affermare: «Per quello che ne so, i pareri degli organismi competenti non saranno positivi, ma è normale che sia così: di fatto stiamo parlando di un impianto di smaltimento». Secondo Legambiente «si dovranno infatti maneggiare rifiuti, e quelli raccolti dallo spazzamento non possono essere classificabili a priori ma volta per volta. E per raggiungere i numeri previsti da A2a, probabilmente arriveranno rifiuti da altrove. Purtroppo Ager spesso se ne esce con proposte fantasiose come questa».

Oltre a questo progetto, A2a continuerà a utilizzare l’area dell’ex centrale a carbone per svolgere il servizio di regolazione della tensione per la rete di trasmissione nazionale. «Dotato di 1.880 pannelli fotovoltaici, il polo di Brindisi – spiega la società – sarà reso ancora più efficiente e sostenibile attraverso il sistema di accumulo di energia elettrica tramite batterie al litio, che garantirà alla rete maggiore stabilità, qualità e sicurezza».