Home Politica Caos servizi sociali. Rifatto il bando per Cag e Cdr. Greco pone interrogativi sulle modifiche apportate
Caos servizi sociali. Rifatto il bando per Cag e Cdr. Greco pone interrogativi sulle modifiche apportate
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Caos servizi sociali. Rifatto il bando per Cag e Cdr. Greco pone interrogativi sulle modifiche apportate

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BRINDISI – Servizi sociali nel caos. Dopo lo stop al concorso per le assunzioni nel consorzio dell’ambito Brindisi-San Vito a causa dello scontro in atto con la Cgil, arriva anche una battuta d’arresto per la nuova gara sull’affidamento (per un anno, prorogabile fino a tre) del centro di aggregazione giovanile e della città dei ragazzi. La precedente gara, infatti, è stata revocata poiché «solo dopo la pubblicazione della gara è stato comunicato dall’attuale ente gestore il numero aggiornato di scatti di anzianità della platea storica e che suddetti scatti risultano essere superiori rispetto a quelli considerati per il calcolo della base d’asta». Il nuovo bando è stato pubblicato nelle scorse ore e fissa all’8 gennaio il termine ultimo per la presentazione delle offerte.

Sull’argomento si registra l’intervento del consigliere Michelangelo Greco, il quale evidenzia come «in merito al servizio della città dei ragazzi, affidato alla cooperativa Amani, si è registrata una modifica in corsa che interessa la mansione di un dipendente, che prima era stato indicato come coordinatore mentre poi è stato inserito come animatore con funzioni di coordinamento. Considerato che nel bando vengono richiesti cinque animatori e che originariamente la pianta organica di tale servizio indicava la presenza di quattro animatori e un coordinatore, quest’ultimo sarebbe stato escluso poiché non risultava come animatore e per questo si è proceduto alla modifica?». Sul punto, dagli uffici comunali spiegano che «la seconda tabella indicante la figura di animatore con funzione di coordinatore è quella che ci è stata trasferita dall’attuale ente gestore e non era conosciuta al 20 novembre, come scritto nelle Faq». Ma Greco si interroga anche sul perché «nel bando variato è stata eliminata l’informazione inizialmente presente circa le persone qualificate per eventuali sostituzioni».

Sempre con riguardo ai servizi sociali, si è aperta una diatriba sull’utilizzo del Fondo povertà. Secondo cinque consiglieri di FdI, «vi sarebbe la possibilità di reperire risorse dal Fondo povertà per garantire un supporto economico alle famiglie brindisine bisognose, magari tramite l’erogazione di buoni spesa spendibili esclusivamente nelle attività commerciali locali». Dello stesso avviso anche il Pri. Il consigliere di FdI, Roberto Quarta, invita invece i suoi colleghi a «non fare demagogia» ed a «non illudere i cittadini bisognosi». Una posizione condivisa dal Pd, secondo il quale quelle risorse possono essere spese solo per le assunzioni. «Non si può pensare – affermano i dem – di cancellare le assunzioni rischiando di perdere le risorse previste o, peggio, pensando erroneamente di poter utilizzare quei fondi per altri scopi che non possono essere rendicontati secondo la legge, creando così illusorie aspettative».