Home Politica Da discarica a nuovo albergo, ma dopo i lavori arriva lo stop dell’Urbanistica: “Serve la variante”
Da discarica a nuovo albergo, ma dopo i lavori arriva lo stop dell’Urbanistica: “Serve la variante”
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Da discarica a nuovo albergo, ma dopo i lavori arriva lo stop dell’Urbanistica: “Serve la variante”

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BRINDISI – Un nuovo albergo al posto dell’ex Ferrhotel? Per l’ufficio Urbanistica non è possibile realizzarlo se prima non si procede con una variante. Quello che era diventato un ricovero per i senzatetto e una discarica a cielo aperto, in tre anni è stato trasformato in un gioiellino dalla società Centopalme, che nel dicembre del 2020 ha avviato i lavori per recuperare la struttura e trasformarla in un albergo da 30 camere. L’idea iniziale era quella di rendere l’ex ostello per ferrovieri una residenza sanitaria per anziani. Tuttavia, tale destinazione non fu considerata conforme a quella originaria dell’immobile. Assieme alla prescrizione di non cambiare destinazione eccepita dagli uffici comunali in fase di comunicazione inizio lavori asseverata, venne sollecitata la produzione di uno studio idraulico. L’area, infatti, è inserita in un contesto particolare, dato che costeggia il canale Patri, a rischio esondazione. Così la Centopalme ha effettuato i lavori di recupero della struttura con l’ipotesi di aprire un albergo. Un’idea che però si scontra adesso con il parere contrario rilasciato dall’ufficio Urbanistica (nel frattempo passato dalla direzione di Marina Carrozzo a quella di Fabio Lacinio). Ufficio che, in sede di procedura di Scia, ha evidenziato come «la destinazione d’uso ‘Alberghi e pensioni’ (con fine di lucro) dichiarata al punto D) della Scia presentata contrasta con l’attuale destinazione d’uso ‘Dormitorio per il personale viaggiante a servizio della stazione ferroviaria di Brindisi’ e contrasta con la destinazione urbanistica dell’area destinata a ‘Zona ferroviaria’, rilevato altresì che si prevede un incremento da 23 a 30 stanze». Pertanto «si esprime parere contrario in quanto la destinazione d’uso ad albergo non risulta attestata agli atti di ufficio». Tra l’altro, da qualche mese risulta attenzionata dai carabinieri forestali la scalinata che conduce all’ingresso della struttura, e ciò per un presunto mancato rispetto di un vincolo paesaggistico.

Le strade a disposizione degli investitori, adesso, sono due: impugnare il provvedimento dell’ufficio Urbanistica oppure aspettare che venga incardinata la procedura per apportare una variante urbanistica.