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I cinesi vogliono investire a Brindisi. Visitati oggi porto e aree retroportuali
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I cinesi vogliono investire a Brindisi. Visitati oggi porto e aree retroportuali

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BRINDISI – I rappresentanti di una grande compagnia cinese operante nell’automotive sono stati in visita per tutta la giornata di ieri presso l’Autorità di sistema portuale e il consorzio Asi. La loro presenza non è passata inosservata: infatti, la delegazione cinese ha visitato il porto all’interno di veicoli con i vetri oscurati che hanno catturato la curiosità dei presenti. Nel pomeriggio, invece, gli emissari della compagnia hanno avuto un lungo incontro con il presidente del consorzio Asi, Vittorio Rina. Al vertice era presente anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Alessandro Delli Noci. La compagnia ha preso informazioni sulle aree disponibili nel porto e soprattutto nelle aree retroportuali. Pare infatti che gli investitori cinesi abbiano bisogno di ampi spazi per sviluppare il loro progetto. Al momento le uniche grandi aree disponibili da subito perché in larga parte già bonificate si trovano a sud del petrolchimico, ma bisognerebbe realizzare le opere di urbanizzazione.

È ipotizzabile che un ruolo attivo, nella prima fase, lo stia esercitando Invitalia, che come mission ha quella di attrarre i grandi investitori esteri mettendo a disposizione un’articolata offerta di servizi di accompagnamento.
I dettagli dell’operazione non sono al momento noti. Le istituzioni, infatti, preferiscono mantenere il massimo riserbo, così come richiesto dalla compagnia di stato cinese. D’altronde, il momento è delicato, dato che Brindisi rischia una deindustrializzazione a causa della volontà di Basell di dismettere la propria linea di produzione e di Enel di non procedere, almeno per il momento, con un piano di reindustrializzazione dell’area di Cerano. Pertanto è comprensibile l’aspettativa che i rappresentanti locali stanno riponendo verso l’investimento paventato dai cinesi.
Va sottolineato che proprio pochi giorni fa il Governo italiano aveva annunciato l’uscita dalla Via della Seta. Bisognerà comprendere se la visita brindisina da parte della delegazione cinese è in qualche maniera legata alla nuova fase che si è aperta tra i due Paesi. L’intermediazione di Invitalia lascia tuttavia ipotizzare una certa apertura da parte del Governo italiano nei confronti dell’iniziativa imprenditoriale made in China.