Home Economia e lavoro Porto Interesse per la movimentazione di gpl mare-ferro. Titi: “Qualunque traffico aiuta il porto a crescere”
Interesse per la movimentazione di gpl mare-ferro. Titi: “Qualunque traffico aiuta il porto a crescere”
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Interesse per la movimentazione di gpl mare-ferro. Titi: “Qualunque traffico aiuta il porto a crescere”

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BRINDISI – Si affaccia un nuovo operatore che vorrebbe movimentare gpl. Il porto si conferma dunque estremamente attrattivo per investimenti nel settore energetico. Un traffico di gpl è già presente nell’area portuale, dove è insediato il deposito della Ipem. Il nuovo business prospettato nelle scorse settimane all’Autorità portuale prevede invece l’arrivo del gpl via mare, l’ormeggio presso Costa Morena Est e il trasferimento del combustibile su ferro attraverso container Iso, sfruttando i binari in banchina. Tuttavia, si stanno effettuando approfondimenti circa la fattibilità dell’operazione, in quanto la presenza del deposito gnl che Edison dovrebbe costruire a breve proprio a Costa Morena Est potrebbe imporre il divieto di movimentazione di ulteriori merci pericolose. Il discorso, più che l’ormeggio delle gasiere, riguarda il divieto di movimentazione di merci pericolose sulla linea ferroviaria.

«C’è una domanda crescente di gpl, pertanto – spiega Teo Titi, imprenditore portuale che si sta interessando della fattibilità dell’investimento – questo progetto garantirebbe un traffico portuale continuo. Certo, occorrerà considerare la coesistenza con l’infrastruttura di Edison. Il dato che emerge, comunque, è che il porto di Brindisi si conferma attrattivo in quanto hub energetico». La capacità di movimentare grandi quantità di rinfuse solide e liquide è alla base del riconoscimento come porto core, condizione che assicura l’inserimento tra le reti transfrontaliere che godranno di finanziamenti per il miglioramento dei traffici di merci e di persone. Per questo, il parlamentare di Fi, Mauro D’Attis, ha sottolineato nelle scorse ore l’importanza di incrementare i traffici di merci, anche di combustibili fossili come il gnl e non solo. Una visione condivisa da Titi, secondo il quale «qualunque traffico aiuta il porto a crescere: la funzione primaria di un grande porto, d’altronde, è quella di movimentare merci, e perso il carbone occorre reperire nuovi traffici». Ed a proposito di carbone, Titi auspica che Enel «inizi da subito le operazioni di smantellamento del nastro trasportatore e delle altre infrastrutture presenti alla testata della banchina dove viene scaricato il carbone, facendo ormeggiare le poche navi carboniere che giungeranno il prossimo anno alla radice della banchina, così da offrire in breve tempo nuovi spazi agli investitori che si stanno proponendo».