Home Politica Stop alle assunzioni ai servizi sociali. Rossi: “Si interrompa la trattativa sindacale e si faccia subito il concorso”
Stop alle assunzioni ai servizi sociali. Rossi: “Si interrompa la trattativa sindacale e si faccia subito il concorso”
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Stop alle assunzioni ai servizi sociali. Rossi: “Si interrompa la trattativa sindacale e si faccia subito il concorso”

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BRINDISI – Potrebbe slittare ulteriormente il bando di concorso per l’assunzione delle nuove figure all’interno del consorzio per i servizi sociali. La causa è da ricercare nello scontro con i sindacati, in particolare con la Cgil, che vorrebbe maggiori tutele per la platea storica, da anni impegnata alle dipendenze delle varie cooperative. L’internalizzazione dei servizi sociali, infatti, comporta l’esigenza di effettuare le assunzioni esclusivamente mediante concorso pubblico, nel quale può essere tuttavia prevista una premialità per l’esperienza maturata. Il commissario del consorzio Brindisi-San Vito, Angelo Roma, ha spiegato le ragioni per le quali è necessario congelare la procedura del concorso. «Questa trattativa con i sindacati – ha spiegato Roma – è ancora più complessa perché il soggetto sindacale, in questo caso, è membro della programmazione secondo la legge regionale. Siccome le risorse utilizzate per finanziare il fabbisogno sono quelle dell’ambito sociale di zona, necessariamente bisogna passare da una trattativa con il sindacato. Bisogna fare tutti i passaggi, è importante seguire la procedura. Adesso è stata chiesta la convocazione della cabina di regia, e questo rappresenta un passaggio dovuto. Se in quella occasione si troverà l’intesa, bene. Viceversa, ognuno prenderà la propria strada». Differente è la posizione sull’assunzione degli assistenti sociali, il cui bando sarà invece pubblicato a breve. «Non c’è più una grande fretta, se non per l’assunzione – ha proseguito il commissario – di nuovi assistenti sociali, dato che quelli che attualmente operano nei servizi sociali hanno attivato uno stato di agitazione in quanto denunciano carichi di lavoro pesanti». Una esternazione che non ha convinto il consigliere Rossi, il quale nel corso della commissione consiliare ha fatto presente che «adesso gli assistenti sociali sono dodici», per cui «la storia che sono troppo oberati è perché non vogliono l’internalizzazione del servizio, lo dico chiaramente». E anche sulla necessità di rinviare il bando di concorso per le altre figure, l’ex sindaco si dice contrario. «Premetto che sono un iscritto della Cgil, ma qui si trova sempre un pretesto per rinviare il concorso, che tra l’altro vogliono per primi i dipendenti. Per internalizzare bisogna per forza passare dal concorso. Inutile che il sindacato citi la vicenda della Sanitaservice, che era differente perché in quel caso i lavoratori stabilizzati erano già dipendenti della partecipata. Nel nostro caso, invece, parliamo di dipendenti di privati. Pertanto, si interrompa subito la trattativa sindacale e si proceda con il bando».