Home Sport Calcio Bye bye Eccellenza: il Brindisi ritorna in Serie D!
Bye bye Eccellenza: il Brindisi ritorna in Serie D!
0

Bye bye Eccellenza: il Brindisi ritorna in Serie D!

0

BRINDISI – I playoff nazionali del campionato di Eccellenza portano bene al Brindisi che, negli ultimi venti anni, ha dovuto affrontare questa competizione per ben tre volte. Nel 1999 la spumeggiante squadra dell’ex patron Cogliandro – capitanata dall’indimenticato Vito Morisco – affrontò in semifinale il Chieuti battendolo al Fanuzzi 2-0 all’andata e pareggiando un vibrante match in terra foggiana al ritorno (1-1 con gol di Tenzone). Nel 2005 invece il team dei fratelli Barretta – appena giunti al comando del Brindisi dopo il fallimento dell’era Salucci – arrivò secondo dopo aver totalizzato ben 97 punti (arrivò primo quell’anno il Monopoli dei record con ben 102 punti!!) e fu costretto ad affrontare il Capo Vaticano in semifinale (battuto in Calabria 2-0 nella gara di andata e 1-0 al ritorno), nonché il forte Licata (vittoria schiacciante in Sicilia per 0-3; altro 3-0 al Fanuzzi per il Brindisi).
Si direbbe: non c’è due senza tre! Ed infatti la squadra adriatica, arrivata quest’anno seconda dopo il Casarano, riesce anche ancora una volta nell’impresa eliminando in semifinale dapprima il Lavello (vittorie 2-3 in Basilicata e 2-1 al Fanuzzi), poi l’ostico Agropoli, squadra costruita per un campionato di vertice dal Presidente Cerruti, molto temibile sulle corsie laterali. Dopo la vittoria di misura di una settimana fa allo stadio di via Benedetto Brin (1-0) con rete di capitan Marino, quest’oggi il Brindisi era chiamato all’ultima impresa della stagione: uscire indenne dallo stadio Guariglia di Agropoli, perdendo – al più – con un solo gol di scarto (dal 2-1 in poi però).
Il match non ha disatteso le aspettative perché è accaduto di tutto: primo tempo di studio e tattica conclusosi 0-0 oltre all’espulsione del calciatore brindisino Iaia per proteste. Poi più di un’ora di sospensione della partita a causa di un grave malore occorso ad un tifoso biancazzurro nel settore ospiti, poi condotto in ospedale dopo esser stato rianimato con il defibrillatore dallo staff del 118 locale. Nella ripresa il Brindisi, seppur in dieci uomini, va a segno subito con Pignataro che infila il portiere Capone sugli sviluppi di una punizione. Poi il forcing dell’Agropoli che, a quel punto, dovrebbe segnare tre reti per andare in serie D. La squadra campana getta il cuore oltre l’ostacolo, si procura un rigore che trasforma Natiello. Servirebbero altri due gol, ma è il Brindisi a siglare in contropiede la rete dell’1-2, annullata subito dopo per un presunto fuorigioco. Sul capovolgimento di fronte pare netto un rigore a favore dell’Agropoli che, però, il Direttore di gara non concede tra le proteste veementi dei tifosi locali.
Nei minuti finali il Brindisi resta addirittura in nove uomini per l’espulsione di Schirone, reo di aver scalciato da terra l’esterno campano Capozzoli, vera spina nel fianco per tutta la partita (giovane da tenere, secondo il mio modesto avviso, in considerazione). Gli ultimi minuti sono una sofferenza inaudita per tutti i tifosi presenti allo stadio e per chi segue la partita da casa. L’ultima speranza cilentana si spegne su una traversa colpita dallo stesso Capozzoli che, di fatto, consegna al Brindisi la serie D dopo quattro anni di enorme sofferenza.
La programmazione del prossimo anno calcistico può attendere: ora bisogna festeggiare!

Luigi Rubino