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Cala Materdomini: la conclusione delle attività di campionamento e analisi entro la fine della stagione estiva
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Cala Materdomini: la conclusione delle attività di campionamento e analisi entro la fine della stagione estiva

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BRINDISI – Per sbloccare la situazione inerente i lavori per la realizzazione della nuova spiaggia di Cala Materdomini, l’Amministrazione comunale e l’apparato tecnico, assieme alla ditta, stanno svolgendo un lavoro immane per provare a sbrogliare una matassa inestricabile. Di seguito, una nota del Comune, pervenutaci tramite l’assessore all’Ambiente Roberta Lopalco, nella quale si fa il punto della situazione. Una situazione dove le tempistiche risultano davvero aleatorie e indipendenti dalla volontà e determinazione delle parti locali, costrette a scontrarsi con un quadro normativo composito e con i tempi elefantiaci della burocrazia.

“Nei prossimi giorni la ditta Carparelli, già appaltatrice degli interventi di riqualificazione della spiaggia di Cala Materdomini, ha confermato la possibilità, avvalendosi della Geoprove di Ruffano, di poter effettuare i campionamenti sia lato mare che lato terra del sedimento della spiaggia.

Tanto, dopo espliciti ordini di servizio comunali, a fronte di un approfondimento delle incombenze poste in capo all’appaltatore dal Capitolato Speciale di Appalto.
Detto campionamento, oltre a dover assolvere alle finalità di caratterizzazione tipiche delle aree SIN, richieste e prescritte dal Ministero dell’Ambiente (peraltro con accezioni prescrittive pesanti per le quali vi è un’interlocuzione in corso, avviata dal Comune e mediata dalla Direzione Scientifica di Arpa tesa ad alleggerirle opportunamente, pena la quasi certa impraticabilità delle operazioni stesse di campionamento lato mare), su richiesta del Comune potrà assolvere anche ad una finalità di classificazione del sedimento marino ai fini della sua valutazione di compatibilità con il sedimento di apporto da impiegare per il  ripascimento.
Per quest’ultimo, la scelta del sito di provenienza del sedimento esogeno, ipotizzata dalla Caraparelli, non ha fin qui consentito di acquisire il placet del sistema Agenziale Arpa-ISPRA per carenza di elementi descrittivi, per cui, a valle dell’attuale campionamento che, sotto il profilo mineralogico sarà coadiuvato dall’Università di Bari, potranno effettuarsi tutte le operazioni di “matching” necessarie per l’individuzione del sito idoneo compatibile con il sedimento di Cala Mater Domini.
Ad oggi, è possibile preventivare la conclusioni delle attività di campionamento e analisi entro la fine della stagione estiva. Le risultanze analitiche certificate saranno determinanti per la comprensione della tempistica delle operazioni a seguire.
Resta ancora in piedi l’ipotesi di tutelare il litorale con opportune operazioni di difesa del litorale, fino a questo momento (con specifico riferimento all’ipotesi della barriera soffolta) rimaste stralciate dall’intero computo delle operazioni per via di prescrizioni impartite a livello regionale, ma rispetto alle quali l’amministrazione comunale sta effettuando valutazioni ed approfondimenti, anche con riferimento a soluzioni alternative e maggiormente efficaci (tra le quali un adeguato consolidamento o rinforzo della falesia laterale)”.
Andrea Pezzuto