Home Cronaca Dopo l’ennesima vittima, iniziano i lavori, ma non basta!
Dopo l’ennesima vittima, iniziano i lavori, ma non basta!
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Dopo l’ennesima vittima, iniziano i lavori, ma non basta!

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SAN PIETRO – Forse sollecitati dall’ennesima tragedia, la Provincia ha dato il via ai lavori di rifacimento del manto stradale della SP 86, che collega San Pietro alla marina di Campo di Mare, località marina frequentata e abitata dai cittadini di San Pietro Vernotico e dai comuni limitrofi quali, in particolare, Torchiarolo e Cellino San Marco.

Dopo la morte del giovane Simone Argentieri, venticinquenne di Cellino San Marco, avvenuta nella serata di sabato 27 luglio, oggi sono cominciati i lavori di rifacimento del manto stradale.
Eppure il progetto esecutivo era stato approvato il 27 settembre 2018, mentre l’aggiudicazione è avvenuta il 27 dicembre 2018.
Probabilmente però l’ennesima vittima ha accelerato l’inizio dei lavori.
Speriamo che non siano necessarie altre vittime per comprendere che il semplice “rifacimento a tratti del manto stradale”, così come si legge nel progetto approvato per un importo complessivo di 220mila euro, non basta per una strada che solo quest’anno ha provocato la morte di 4 persone, senza considerare i vari incidenti, fortunatamente senza conseguenze gravi, che si sono registrati.

La SP 86 risulta interessata da numerosi attraversamenti a raso e incroci, nonché dall’assenza di illuminazione, di sistemi dissuasori di velocità, sistemi di controllo della velocità oltre che di barriere di sicurezza (guardrail).
Negli ultimi 10 anni, la stessa strada è stata protagonista di numerosi incidenti stradali, spesso mortali come quello dello scorso 23 febbraio, dove hanno perso la vita una donna di San Pietro Vernotico e due coniugi di Cellino San Marco, lasciando orfani 3 bambini.
Come quello di Simone che ci ha lasciato prematuramente a 25 anni, o di Amedeo che ci lasciò alla stessa età nel 2016.

Tra l’altro, iniziare i lavori il 29 luglio, al culmine dell’estate, quando la percorrenza e il traffico sulla suddetta strada aumentano, non fa che implementare il rischio e la pericolosità, tenuto conto anche dell’attraversamento dei mezzi pesanti utilizzati per i lavori.
Da non sottovalutare inoltre la coincidenza con i lavori per la Tap che sempre su quel tratto di strada si stanno realizzando.
Opinabile infine il comportamento delle Amministrazioni di Cellino e San Pietro: la prima non ha ritenuto necessario evitare i fuochi d’artificio a poche ore dalla morte del giovane; la seconda ha deciso di non interrompere l’Estate sanpietrana e di svolgere regolamente la sagra prevista per domenica 28 Luglio.

Alla Provincia e al suo Presidente Riccardo Rossi, l’onere di intervenire con urgenza per individuare una soluzione tecnico-progettuale atta a ridurre la pericolosità della strada attraverso eventualmente la rettifica di alcune curve che risultano pericolose e l’inserimento di sistemi quali dissuasori e segnalatori atti a ridurre la velocità.
È previsto per domani 30 luglio alle ore 10:00 il Consiglio provinciale. Chissà se ci sarà una mozione da parte dei rappresentati sanpietrani in Provincia o perlomeno un impegno ufficiale della Giunta su un problema che la nostra comunità si trascina da oltre un decennio.

Luigi Epifani