Enel a gas rifornendosi dal gasdotto Snam, le osservazioni del Comune: “Emissioni fuggitive di metano possono avere elementi climalteranti fino a 86 volte più forti della CO2”

di Redazione

BRINDISI – Il Comune di Brindisi solleva le proprie osservazioni e le invia al Ministero dell’Ambiente nell’ambito del procedimento di verifica di assoggettabilità a Via sul progetto proposto da Enel di sostituzione delle unità a carbone esistenti con nuove unità a gas nella centrale Federico II.

I punti cardine sollevati dal Comune ineriscono l’esigenza che il piano di sviluppo di Terna declini l’asset della decarbonizzazione in modo esaustivo, chiarendo quali e quanti interventi dovranno essere ospitati in questo territorio; che Enel presenti un progetto preliminare da redigere assieme a Snam sulla paventata possibilità di rifornimento della centrale attraverso la realizzazione di un collegamento nuovo a partire dal gasdotto Snam situato a circa 7 km.

Inoltre, viene sollevata una questione ambientale che richiederà adeguati approfondimenti e discussione in città: “le emissioni fuggitive di metano dovute alla perforazione, estrazione e adduzione/trasporto di gas naturale possono avere elementi climalteranti fino a 34 volte più forti rispetto all’equivalente emissione di CO2 in un periodo di 100 anni e 86 volte più forte in 20 anni”.

Per il Comune, dunque, il procedimento deve essere assoggettato a Via.

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