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San Pietro – La storia del cimitero comunale. Quinto capitolo: il nuovo progetto e l’affidamento ad All Service
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San Pietro – La storia del cimitero comunale. Quinto capitolo: il nuovo progetto e l’affidamento ad All Service

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SAN PIETRO – Abbiamo concluso il precedente capitolo, con risoluzione contrattuale con Cimiteriali Pugliesi ed il conseguente contenzioso.

Ad avvenuta rescissione ed una volta liberato il cantiere, si poteva auspicare una immediata ripresa dei lavori, dando priorità questa volta alle zone al di fuori del rischio idrogeologico e trovando una soluzione che permettesse la consegna ai cittadini di almeno una parte dei loculi realizzati. A questo punto iniziavano però una serie di “anomalie” amministrative.

Nel Dicembre 2013 si approvava il nuovo progetto definitivo relativo al “completamento della nuova area cimiteriale e sistemazione dei percorsi pedonali nel cimitero comunale”, dell’importo complessivo di € 1.650.000,00.

Il progetto, eccezion fatta per un mutuo contratto con la Cassa DD. PP., risultava privo di copertura economico finanziaria. Dal punto di vista amministrativo ciò non è possibile, in quanto ogni affidamento deve avere la relativa copertura finanziaria.
Discutibili risultsavano i requisiti minimi richiesti nel bando per la partecipazione alla gara, in quanto probabilmente erano illegittime l’introduzione di cause di esclusione contra leggem: si prevedeva infatti l’esclusione dalla gara dei soggetti che avevano contenziosi con l’Amministrazione (questo vìola il principio della massima partecipazione e concorrenza, tipica dei bandi pubblici aperti) e l’esclusione per il superamento del 40% di ribasso (una clausola che non è prevista da alcuna norma).

Anche sul progetto redatto dall’Ufficio tecnico comunale, pur essendoci tre diversi livelli di progettazione, che facevano presupporre si trattasse di un progetto differente rispetto a quello predisposto da Cimiteriali Pugliesi, nessun parere veniva richiesto all’Autorità di Bacino Puglia, ma si dava atto del parere rilasciato nel 2012 (riguardante il progetto di Cimiteriali). Inoltre si dava atto dell’avvenuto deposito del progetto in data 12 Aprile 2013, addirittura prima della nuova progettazione preliminare. Tutto ciò fa pensare che in realtà il progetto fosse lo stesso di quello elaborato da Cimiteriali.

Nel progetto inoltre era prevista la realizzazione della recinzione del cimitero con muratura perimetrale dell’altezza di metri 2.20, contravvenendo al regolamento di polizia mortuaria che prescrive “un’altezza non inferiore a metri 2.50 dal piano esterno di campagna”.
Anche in questo caso, cosi come precedentemente avvenuto, una parte delle opere realizzate, ricadevano nuovamente nell’area soggetta a rischio.

Nel Giugno 2014 quindi si procedeva all’aggiudicazione nei confronti della Ditta Leo Costruzioni di San Cesario. A seguito però del ricorso presentato, ed accolto, da una delle ditte partecipanti al bando, nel Settembre 2014, la Commissione giudicatrice revocava l’aggiudicazione a Leo Costruzioni ed affidava i lavori alla seconda ditta classificata, cioè All Service (che si era classificata seconda grazie anche alle migliorie proposte).
Quanto accade in questo frangente risulta alquanto insolito, in quanto il Direttore dei Lavori, viene nominato come membro della Commissione Giudicatrice, contravvenendo al Codice dei Contratti. Il controllore diviene il controllato!
A parte ciò, ad Ottobre 2014 si procedeva con la sottoscrizione del contratto, che prevedeva la fine dei lavori per il 12 Aprile 2015.

Molto interessante ciò che accadeva alla fine del 2014: l’Amministrazione Rizzo, con apposita Delibera, dava indirizzo affinché si procedesse all’acquisizione dell’elenco nominativo dei cittadini che avevano sottoscritto i contratti con Cimiteriali, procedendo ad una nuova stipula con il Comune.
Interessanti risultano essere le premesse nella delibera: si afferma infatti che l’ampliamento del cimitero è in fase di avanzata attuazione (l’ultimo avanzamento dei lavori era riferito a Cimiteriali);
si fa riferimento a due cappelle in corso di realizzazione, non contrattualizzate da Cimiteriali.
Questo ci fa comprendere che Cimiteriali aveva addirittura eseguito opere in quantità maggiore rispetto ai contratti stipulati (cosi come certificato anche dal CTU nell’ambito del contenzioso).
Quindi si procedeva a liquidare il primo ed il secondo SAL (stato avanzamento lavori).
Ed è a questo punto che registriamo l’ennesima anomalia. L’importo dei lavori alla data di emissione del secondo SAL del Marzo 2015, ammontava a € 443.394,59 e quindi pari a circa il 37,7% del totale dell’importo contrattuale. Esattamente in questo periodo però venivano inviate note ai cittadini con cui si richiedevano ulteriori somme, dichiarando che l’importo delle opere aveva raggiunto il 70%, dando quindi un peso importante alle lavorazioni eseguite dalla ex concessionaria.

Arriviamo al 21 Maggio 2015, siamo in piena campagna elettorale, mancavano infatti solo 10 giorni alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale ed il Sindaco pro-tempore cominciava una frenetica attività di affidamenti e comunicazione.

Il 21 Maggio infatti affermava più volte della “ormai prossima consegna della nuova area cimiteriale”. Qualche mese prima, dal palco di Piazza del Popolo, durante un comizio, prometteva la consegna del cimitero prima della fine del suo mandato (quindi prima delle elezioni comunali).
Qualche giorno dopo invece si accendevano le luci del cimitero, a significare una apertura imminente? In realtà la situazione era drammatica: dopo 5 anni di Amministrazione (a 12 anni dall’inizio del procedimento), il Cimitero non era completo, i lavori di eliminazione del rischio idrogeologico non erano ancora stati appaltati, tanto che il finanziamento andrà perso.
Tutto ciò risultavano quindi solo promesse elettorali che mai potevano concretizzarsi, visto che il Cimitero poteva essere consegnato solo una volta ultimati i lavori sul canale “Infocaciucci”.

Il 31 Maggio 2015 si tenevano le elezioni regionali e comunali, mentre il 1° Giugno, alle ore 14, lo scrutinio che avrebbe decretato la vittoria della lista di Maurizio Renna, che divenne il nuovo Sindaco.
Nel frattempo, sempre alle 14 del 1° Giugno, come se nulla stesse accadendo, il sindaco uscente Pasquale Rizzo approvava alcuni atti importanti:
-si approvava una perizia di variante che comportava una aumento della spesa per i lavori di €. 106.943,87 ed incideva, eliminandole, su alcune delle proposte migliorative offerte in fase di gara e che quindi avevano orientato l’aggiudicazione;
-veniva approvato il progetto esecutivo di mitigazione del rischio idraulico del canale Infocaciucci dell’importo di € 650.000,00;
-si approvava un nuovo progetto esecutivo di ampliamento del cimitero, a seguito del quale si procedeva immediatamente all’affidamento;
-veniva liquidato il 3°SAL (stato avanzamento lavori) per l’importo di € 100.550,00.
Tutto questo mentre Maurizio Renna, festeggiava la vittoria elettorale assieme alla sua lista, e da lì a poco si apprestava ad essere proclamato nuovo Sindaco di San Pietro Vernotico.

Luigi Epifani