Home Editoriale EDITORIALE – Il cuore Immacolato di Maria ha aperto gli occhi degli italiani su Salvini: adesso li guidi verso il dopo-Conte
EDITORIALE – Il cuore Immacolato di Maria ha aperto gli occhi degli italiani su Salvini: adesso li guidi verso il dopo-Conte
0

EDITORIALE – Il cuore Immacolato di Maria ha aperto gli occhi degli italiani su Salvini: adesso li guidi verso il dopo-Conte

0

Che l’Italia sia stata fortunata a ritrovarsi come premier Conte in un momento storico così drammatico è condivisibile. Se il termine di paragone è Salvini. A meno che in questo giorno santo la luce divina non penetri e persuada il baldo padano che è giunto il momento di abbandonare le macchinine e smetterla di giocare con gli italiani, ad oggi si deve constatare che il cuore Immacolato di Maria (tanto richiamato da Salvini) continua a voltargli le spalle e a lasciarlo da solo nel suo mare di menzogne e piccinnerie.

Detto questo, ciò non fa automaticamente di Conte un valente statista. E non basta neppure il suo savoir-faire a renderlo tale. C’è di peggio, certo, basti citofonare a Trump e Johnson. Ma c’è di meglio, e gli italiani, nonostante l’ubriacatura delle ultime settimane pro-Conte, lo sanno, o meglio, lo sapevano fino a due mesi fa, quando il gradimento per Conte e il suo governo era nettamente inferiore rispetto a quello registrato da tutti i sondaggi per la coppia Salvini-Meloni. Ecco, se il Coronavirus ha portato qualcosa di buono, questa è sicuramente il vento anti fake-news e pro-scienza che spira nel Paese.

Occhio però a non perdere di vista il merito politico delle questioni. Perché non di sola scienza vive l’animale politico e non di sola scienza si ciba l’uomo e l’uomo politico in particolare. Ecco perché, al netto della rassicurante presenza di Conte che rimbocca settimanalmente le coperte agli italiani raccomandandogli di non uscire dalla culla, bisogna iniziare a pensare seriamente già da adesso alla crescita del Paese, onde evitare che il bambino muoia prematuro.

Durante il governo Conte 1 orchestrato fianco a fianco con Salvini e il governo Conte 2, infatti, l’Italia ha vissuto in un limbo assoluto, impantanata nelle contese, a volte infantili, della politica nostrana e dei partiti che purtroppo ci ritroviamo a esercitarla.

Non appena si esce fuori dall’ordinaria amministrazione, ecco riapparire i contrasti politici. È bastato che circolassero voci di una ventilata patrimoniale da applicare alle fasce più ricche per far riemergere le profonde divergenze interne al Governo. Ma davvero l’Italia può continuare ad andare avanti con un governo composto da forze centrifughe che spingono ognuna in una direzione diversa? Renzi, il M5S e il centrosinistra sono forze politiche che hanno poche cose in comune. E per superare una crisi eccezionale ci vorranno misure straordinarie. Non ce la faremo con il solo aiuto dell’Europa, anche perché l’Europa è più divisa di quanto non lo sia l’Italia. E allora dobbiamo metterci del nostro, e Conte non ha dimostrato in questi anni di governo di poter imprimere il passo giusto al Paese. Ma probabilmente nessuno ci sarebbe riuscito con le regole del gioco vigenti. E mentre la tanto ammirata Cina, origine di tutti i mali di questo periodo, con la sua autocrazia viaggia spedita verso la conquista dell’Occidente, l’Italia s’impicca sull’altare del proporzionale. Non proprio il sistema di governo adatto a un momento storico che richiede scelte nette e celeri. Un primo passo, allora, potrebbe essere il ritorno al maggioritario, sfruttando il calo di consensi del duo Salvini-Meloni e confidando nel cuore Immacolato di Maria che possa guidare la mano degli italiani nella cabina elettorale. E prima ancora le menti dei nostri rappresentanti politici nella riforma della legge elettorale.

Andrea Pezzuto