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Torchiarolo: nota dei Consiglieri Romano, Blasi, Caretto e Antonucci
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Torchiarolo: nota dei Consiglieri Romano, Blasi, Caretto e Antonucci

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TORCHIAROLO – In data 21/04/2020 si è tenuto il consiglio comunale che aveva come primo punto all’ordine del giorno la costituzione come parte civile del comune nel processo contro la ditta “Reteservizi”. Nel processo è coinvolto l’ex sindaco Giovanni Del Coco. Per mesi i gruppi di minoranza, venuti a conoscenza della notifica dell’atto giudiziario grazie agli articoli pubblicati dalla stampa, hanno cercato invano di reperire il documento con cui il tribunale informava della fissazione dell’udienza preliminare e l’invito a costituirsi parte civile, oltre a tutte le informazioni utili a comprendere meglio la vicenda. Nulla, assoluto riserbo su questa vicenda.
Durante il consiglio, l’assessore con delega ai lavori pubblici, Sara Sardelli, nipote del Del Coco imputato e, all’epoca dei fatti, capogruppo di maggioranza, ha spento il microfono, non partecipando alla discussione del punto, dichiarandosi incompatibile.
Dopo un’accesa quanto inutile discussione su presunti vizi di forma della richiesta, tutta la maggioranza (ad esclusione del gruppo misto che si è astenuto) ha votato contro, manifestando la chiara volontà di non volersi costituire come parte civile e tutelare l’ente, anche economicamente, di fronte ad un’eventuale condanna degli imputati.
Solo i consiglieri comunali di opposizione (Blasi, Romano, Caretto ed Antonucci) hanno votato a favore, evidenziando le gravi responsabilità che questa maggioranza continua a portarsi avanti, dati i forti legami esistenti con quella del sindaco Del Coco. Legami che, fin dall’inizio di questa legislatura, i consiglieri avevano evidenziando, sottolineando l’incompatibilità della Sardelli con l’incarico assessorile ai lavori pubblici ed all’ambiente.
I consiglieri di minoranza sottolineano, inoltre, che al di là del momento difficile che si sta attraversando, questa maggioranza non è in grado assolutamente di far fronte alle necessità della nostra comunità. È annosa la questione dei lavori di riqualificazione della costa, fermi da mesi per una non meglio precisata valutazione di progetti di risanamento di alcune aree ed ora senza direttore dei lavori, a causa delle dimissioni del dirigente dell’ufficio tecnico comunale. Si dovrà attendere, pertanto, la nomina di un altro direttore dei lavori, di ulteriori spese per la comunità, per vedere la ripresa dei cantieri.
Il degrado ed il disastro sulle nostre coste, tuttavia, è sotto gli occhi di tutti e la colpa non la si può attribuire agli ultimi due mesi contingentati dall’emergenza Covid-19. I rischi per i cittadini di percorrere le strade delle nostre marine ed in alcuni tratti importanti di accedere alla spiaggia sono evidenti. Il Lido Cipolla versa in condizioni spaventose, con il crollo del muro di contenimento della falesia, i cui lavori furono affidati e condotti durante l’amministrazione di Giovanni Del Coco. San Gennaro non vedrà completato nulla neanche quest’anno ed i villeggianti dovranno fare nuovamente i conti con i disagi di una marina abbandonata. Lendinuso ha trascorso un altro anno, senza che abbia visto la posa in opera di una sola pietra e si dovrà accontentare di muretti cadenti, piazzali trascurati e ringhiere parapetto arrugginite e pericolose.
Vivere la vita amministrativa di questo paese è diventato come assistere ad una lenta agonia. In piena emergenza Covid, abbiamo visto dimettersi l’assessore ai servizi sociali Orlando, che, voci nella casa comunale, in questi giorni, dichiarano essere pronto a tornare nuovamente “in sella”, con lo stesso incarico. In momenti in cui bisognerebbe dimostrare compattezza e capacità amministrative, assistiamo a giochi di potere, a liti interne, che, ricordiamo, hanno fatto perdere pezzi a questa maggioranza, fin dall’inizio, con le dimissioni del consigliere Tafuro, con la distanza presa dal presidente del consiglio Miglietta e dal consigliere Contaldo. Tutto ciò dimostra che, ancora una volta, vengono prima altre logiche e poi il bene della comunità.

I Consiglieri Romano, Blasi, Caretto e Antonucci