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Ecco il verbale che smonta tutte le menzogne raccontate ai cittadini
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Ecco il verbale che smonta tutte le menzogne raccontate ai cittadini

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BRINDISI – Le bugie hanno le gambe corte. Il verbale dell’incontro tra il Commissario ad acta ed i dirigenti del Comune di Brindisi che di seguito riportiamo, chiarisce inequivocabilmente gli errori commessi dall’Amministrazione comunale nell’impostazione dello schema di bilancio. Errori sollevati dal dirigente ai Servizi Finanziari prima, dall’Assessore al Bilancio poi e confermati infine dal Commissario ad acta. Ma chiamarli errori sarebbe riduttivo: molto più corretto sarebbe parlare di illegalità, nel senso di inosservanza delle norme. Insomma, è dovuto arrivare un Commissario per spiegare al Sindaco che le leggi vanno rispettate, e soprattutto che va rispettato il Piano di riequilbrio pluriennale approvato dall’attuale Amministrazione e che Rossi ed accoliti si erano incamponiti a voler disattendere, come se fossero superiori alle leggi. L’aspetto che in una città normale farebbe venir meno il rapporto di fiducia tra cittadini e governanti è la sequela di bugie che la maggioranza e il suo Sindaco stanno raccontando ai brindisini in queste ore, parlando di un bilancio commissariale (lacrime e sangue, ndr) che dà ragione alla Giunta Rossi quando invece, numeri e verbali alla mano, il Commissario ha dovuto prendere atto che si stavano compiendo irregolarità che avrebbero potuto minare il prosieguo di questa Amministrazione e non solo. Affinché i cittadini sappiano dove sta la verità e non vengano “canagliescamente” raggirati su una materia tecnica che pertanto, per il suo grado di complessità, si presta a mistificazioni, riportiamo di seguito integralmente il verbale del confronto tra le parti.

RIUNIONE SUL BILANCIO del 23.11.2020

PRESENTI: Commissario ad Acta dott. Sebastiano Giangrande, Segretario Generale dott. Pasquale Greco, dirigenti dott. Simone Simeone, dott. Angelo Roma, dott.ssa Gelsomina Macchitella, dott.

Costantino Del Citerna, dott. Nicola Zizzi, Comandante P.M. Antonio Orefice, arch. Marina Carrozzo, Ing. Francesco Corvace e arch. Fabio Lacinio collegato da remoto.

Svolge le funzioni di segretaria verbalizzante Cristina Alfi, Istruttore Amm.vo presso il Settore Organi Istituzionali.

Introduce i lavori della riunione odierna il dott. Giangrande il quale, dopo aver ringraziato i presenti per la partecipazione, rammenta ai dirigenti che nell’incontro precedente aveva rivolto agli stessi l’invito a riflettere sulle determinazioni già assunte in sede di predisposizione dello schema di bilancio al fine di valutare eventuale aggiornamenti e/o integrazioni per l’attività che il Commissario Ad Acta dovrà porre in essere. Invita pertanto, formalmente i dirigenti a confermare o meno le proposte espresse, con la possibilità di rivedere le stesse con criteri di prudenza e attendibilità, aggiungendo o rimodulando laddove fosse maturata nel frattempo qualche novità amministrativo/contabile degna di rilievo.

La parola passa al dott. Greco il quale ritiene che il lavoro debba essere teso a rimuovere gli impedimenti giuridici rilevabili dal parere del dirigente di ragioneria ed a ridurre le osservazioni riportate dallo stesso dirigente ed invita il dott. Simeone a riferire in ordine agli eventuali correttivi da apportare, per ristabilire regolarità allo schema di bilancio ed a chiarire quali siano le osservazioni, le raccomandazioni e le violazioni di norme.

Il dott. Giangrande fa presente di aver letto attentamente la relazione del dirigente di ragioneria che, già dalle prime pagine, eccepisce una serie di perplessità. Pertanto, sottolinea che è doveroso da parte dei dirigenti fornire chiarimenti nell’ambito delle proprie competenze e permettere al dirigente di avere una situazione chiara per poter esprimersi sugli aspetti tecnici e contabili rimuovendo il maggior numero possibile di osservazioni, di cui se ne evidenziano le principali.

Prende la parola il dott. Simeone il quale tiene a rilevare, oltre a quelle richiamate dal dott. Giangrande, un ulteriore elemento importante, ovvero la chiusura del bilancio con una squadratura tra le entrate ricorrenti e la spesa ricorrenti. Ovvero l’aver finanziato spese strutturali ricorrenti con entrate non ricorrenti, quali il condono, sanzioni legate agli impianti fotovoltaici, oneri di urbanizzazione e varie altre poste. Chiede, quindi di segnalare formalmente l’elenco di tutte queste voci per cercare di rimuove tale squilibrio.

La parola torna al dott. Giangrande il quale dichiara di sposare appieno la chiave di lettura del dirigente, sottolineando che è doveroso mantenere il bilancio in un contesto di legalità, attenendosi a parametri di prudenza, per creare un bilancio rigoroso che consenta a tutti di svolgere la propria attività in maniera serena. Invita i presenti, quindi, ad allinearsi a tale chiave di lettura.

Si procede quindi alla disamina delle criticità rilevate partendo dalle Società partecipate.

Il dott. Simeone introduce la questione relativa alle società partecipate rammentando che nel DUP uno degli elementi obbligatori è rappresentato dagli indirizzi dell’Amm.ne alle società paltecipate che devono adempiere a tali indicazioni. In ordine alla irregolarità segnalata dell’IVA, segnala di aver mosso da tempo una contestazione alla BMS a cui non è seguito alcun riscontro. Fa presente che, laddove vi fosse il dovuto riscontro, l’osservazione verrebbe rimossa.

Il dott. Roma tiene a precisare che, da informazioni assunte in ordine all’Iva, la società nei propri atti riporta l’intero importo come debito verso l’Amm.ne, per cui non vi è violazione della disciplina dell’Iva. Fa presente che c’è un ripensamento sul regime di gestione degli stalli parcheggio rispetto ai quali l’Amm.ne intende tornare in Consiglio Comunale. Evidenzia che si tratta di una questione dinamica, per cui se l’osservazione sta nel fatto che BMS non sta versando gli incassi dei parcheggi, il socio unico non può ignorare la ben conosciuta difficoltà di liquidità della società. Riporta altresì, che secondo l’ Amministratore il mutamento del regime di gestione dei parcheggi, col ritorno alla concessione, risolverebbe i problemi di liquidità.

Il dott. Simeone eccepisce che non si può operare sulle intenzioni e sottolinea che il problema Iva si risolve con la conferma da parte della società di star dando seguito al deliberato dell’Amministrazione e riscontrando la contestazione formulata, segnalando comunque che permane con tutta la sua gravità il mancato versamento delle somme incassate per conto dell’Ente.

Il dott. Giangrande rileva che al momento attuale il problema è insanabile e che è doveroso utilizzare una serie di cautele contabili per operare in tranquillità, laddove non si dovesse configurare l’intendimento dell’Amm.ne. Ribadisce che l’esperienza impone di usare una serie di criteri prudenziali, compresi eventuali accantonamenti. Il socio unico deve assumere cautele in modo che il dirigente Simeone possa esprimere serenamente il proprio parere e rendere virtuoso il bilancio.

Il dott. Roma esplicita la necessità per l’Ente di prendere del tempo per fare una riflessione, tenuto conto che BMS fa parte del bilancio consolidato e pertanto occorre interloquire con la società. Rammenta che era stato previsto un termine di 10 gg. per il piano industriale che potrebbe essere allungato laddove fosse necessario.

Segue scambio sui tempi dell’approvazione dei bilanci delle società rispetto ai quali il dott. Roma suggerisce di procedere dopo aver approvato il bilancio e il DUP con il Commissario.

In ordine alla Energeko il dott. Giangrande chiede se le osservazioni riferite siano risolvibili, considerata la differenza di vedute tra il dott. Simeone e la struttura contabile della società sulla metodologia della contabilizzazione dei ricavi.

Il dott. Roma riferisce che sarà convocata “ad horas” l’assemblea per approvare l’ultimo bilancio della società, poiché la stessa, come risaputo, è stata incorporata. Fa presente che la questione del rapporto debiti/crediti è stata risolta perché c’è il pieno riconoscimento dell’Amm.ne delle partite sospese.

Il dott. Simeone rileva che a sua conoscenza non corrisponde al vero che il rapporto debiti/crediti si sia risolta con particolare riferimento alla questione alla verifica dei cosiddetti “bollini”, infatti come segnalato con apposita corrispondenza la società riporta credito di circa 120.000,00 al 31/12/2019 che invece l’Arch. Lacinio ha dichiarato con apposita nota ha attestato di riconoscere pari a zero.

L’arch. Lacinio, collegato in videoconferenza, fa presente che la gestione dei bollini non è legata alla competenza dell’anno ma la verifica è biennale. Evidenzia di aver fatto le proprie dichiarazioni dopo aver rilevato che la società non ha dato dimostrazioni con note formali. Riporta altresì di avere fatto delle liquidazioni sui bollini e si riserva di verificare se c’è stata una regolarizzazione della documentazione per capire se nel liquidato sono contenuti i crediti da bollini, per poi procedere con la propria attestazione.

Interviene il dott. Roma il quale riferisce che, da informazioni assunte, il bilancio della società BMS per il 2020 chiude in equilibrio, circostanza che si può chiedere alla società di attestare. Conferma che le criticità ci sono e la bozza di bilancio triennale per gli anni 2021 e 2022 che ha presentato la società è completamente squilibrata, per cui ritiene necessario un approfondimento dopo l’approvazione del bilancio dell ‘ente e del DUP e capire come si riesce a formulare anche il piano industriale.

Il dott. Simeone chiede se siano in grado di presentare il piano industriale nei IO giorni, ed in caso contrario presentare almeno il bilancio previsionale triennale in linea con gli stanziamenti appostati in uscita nel bilancio dell’Ente.

Si passa al patrimonio dell’ente e nello specifico alla vendita della Farmacia comunale su cui la dott.ssa Macchitella riferisce dell ‘offerta pervenuta.

Rispetto alle eccezioni del dott. Giangrande che sottolinea come la circostanza non rappresenti una garanzia di vendita e del dott. Simeone il quale chiede se sia possibile effettuare accertamento di entrata, attraverso il rogito notarile come previsto dai principi contabili, per almeno 600 mila euro entro dicembre; la dott.ssa Macchitella fa presente che vi sono una serie di atti richiesti dal notaio i cui tempi non sono prevedibili esattamente. Quindi, si riserva di fare una riflessione sulla questione, di riferire successivamente nella giornata odierna e si allontana.

Il dott. Giangrande esprime la volontà di uscire dall’incontro odierno con le idee chiare su come affrontare le criticità e andare avanti e chiede quali siano le altre criticità.

Si passa alla questione rateizzazioni.

La parola passa all’arch. Carrozzo la quale riferisce che rispetto alla riscossione degli oneri di urbanizzazione per 1.400.000,00 euro non vi sono problemi e, pertanto, è certa della previsione che il settore ha fatto, confermando che gli accertamenti 2020 contengono le rate scadenti in tale anno anche di permessi rilasciati in anni precedenti non già accertati. Si ritiene fiduciosa anche per le successive annualità. In ordine ai condoni fa presente che sono state riprese vecchie pratiche e sono state istruite quelle più consistenti. Quindi, l’ipotesi di accertamento è stato effettuato partendo dall’assunto che il 40% verranno pagate entro il 31 dicembre senza richieste di rateizzazione, mentre il 60% sarà rateizzata anche in esercizi successivi.

A questo punto il dott. Simeone chiede quanta spesa si vuole tagliare per ridurre lo squilibrio e il dott. Giangrande rileva che va tagliato tutto quello che non è obbligatorio per legge, operando una scelta sulla base di priorità utili alla crescita della città.

A tal proposito il dott. Simeone chiede ai dirigenti di indicare nel file delle previsioni di bilancio, rispetto ad ogni capitolo, se si tratta di una entrata ricorrente o una tantum e se si tratta di una spesa obbligatoria per legge o meno, compilando gli appositi campi che verranno predisposti e segnalando eventuali modifiche alle previsioni.

Il dott. Giangrande introduce il tema della tassazione che risultata essere portata al massimo per tutto tranne per la Tosap, come segnalato dalla nota del dott. Simeone. Non potendo prevedere l’aumento per il 2020 da indicazione di inserire l’aumento nelle previsioni 2021 e 2022. Per tutte le altre entrate indica di riportarle alla previsione effettuata dall ‘ufficio.

Sempre in ordine alla spesa da tagliare, il dott. Giangrande evidenzia che occorre mantenere un profilo di ottemperanza rispetto al Piano di riequilibrio del Ministero e a tal proposito il dott. Simeone rammenta che è in corso di istruttoria da parte del Ministero che poi verrà sottoposta al vaglio della Corte dei Conti per la successiva approvazione. Chiede se occorre allinearsi con quanto indicato nel Piano o a quanto indicato dall’Amministrazione e che è stato inserito nello schema di bilancio depositato in Giunta.

Il dott. Giangrande ritiene doveroso predisporre lo schema in linea con il deliberato del consiglio Comunale in ordine al piano di riequilibrio e trasmesso a Ministero e Corte dei Conti perché sarebbe una contraddizione in cui non si può incorrere.

Interviene il dott. Greco il quale tiene a precisare che trattasi di profili diversi. Infatti, il Ministero conduce l’istruttoria ed il Consiglio Comunale approva il Piano di riequilibrio. Fa presente che recentemente, la Sez. Autonomie della Corte dei Conti, ha rilevato che tutti gli enti locali hanno dovuto riorientare i propri obiettivi e si dice convinto che, alla luce di quanto accaduto e accadrà a causa dell’emergenza Covid, si dovrà valutare la possibilità di riapprovare il piano di equilibrio o introdurre misure correttive, che tengano conto del cambiamento dei programmi. Sottolinea altresì che al momento c’è in corso un dibattito parlamentare e c’è un vuoto normativo, quindi si dice convinto che il C.C., anche per effetto di emanande norme, potrà tornare sul piano di riequilibrio.

Il dott. Giangrande replica che a causa dell’emergenza Covid i comuni hanno anche beneficiato di contributi extra dallo Stato e dalla Regione Puglia e che dobbiamo considerare l’emergenza per l’esercizio 2020 e ritornare alle misure ordinarie del piano per 2021 e 2022.

Il dott. Simeone, come asserito anche dalla Corte dei Conti, concorda con quanto detto dal segretario Greco in ordine al fatto che il piano è emendabile dal Consiglio Comunale rettificando alcune manovre purchè vengano rispettati gli equilibri complessivi compresi quelli tra spesa corrente e non ricorrente. Evidenzia inoltre che non è possibile riapprovare il piano salvo norme specifiche che, tra l’altro quando sono state promulgate sono state cassate da sentenze di Corte Costituzionale. Poi richiama l’attenzione sul fondo Covid che, rammenta, va rendicontato altrimenti restituito.

La parola torna al dott. Greco il quale riferisce del parere della Corte dei Conti Veneto, che riprende apposita normativa, secondo cui le risorse destinate a Cotrap (380.000 euro) non sono dovute e chiede pertanto all’arch. Lacinio se abbia avanzato richiesta di rimborso.

L’arch. Lacinio conferma in tal senso. Inoltre riferisce di aver effettuato la verifica sui bollini. Riferisce a tal proposito di aver liquidato 122 mila euro a settembre dell’anno in corso con fattura 2020 ma di non poter attestare se trattasi di credito al 31 12 2019 0 maturato successivamente.

Il dott. Simeone sottolinea che l’amministrazione deve attestare la coerenza dei rapporto debiti/crediti al 31/12/2019 tra le due amministrazioni a prescindere dalla data emissione della fattura e che ad oggi non risulta attestato.

Il dott. Giangrande evidenzia che va rispettato il Piano di riequilibrio e quindi occorre tagliare oppure fornire delle soluzioni alternative. Ribadisce che non ci si può scostare dalle prescrizioni del Ministero, ma vorrebbe che l’intervento fosse fatto dopo una valutazione di proposte concrete .

Segue una interlocuzione tra il dott. Greco ed il dott. Simeone sulle criticità da affrontare . Il dott. Greco torna a richiamare l’attenzione sulla differenza tra criticità che afferiscono agli equilibri del bilancio e quelle che attengono invece a mere raccomandazioni. Il dott. Simeone chiede nuovamente conferma al Commissario se vadano soltanto rimosse le violazioni di legge o cercare di risolvere le altre criticità. Il Commissario si riporta a quanto già dichiarato di cercare di risolvere tutte le criticità evidenziate con particolare riferimento al rispetto del piano di riequilibrio approvato.

L’arch. Lacinio esplicita l’intendimento di non tornare indietro rispetto alle proprie previsioni e il dott. Simeone chiede chiarimenti rispetto alla previsione di spesa minore dell ‘energia elettrica.

Il dott. Giangrande precisa che riduzioni di spesa devono essere validata da una relazione tecnica e il dott. Simeone insiste che occorre essere chiari, perché il bilancio è stato chiuso in maniera ottimistica su una serie di previsioni modificando in riduzione le prime previsioni di spesa proposte dai dirigenti, ma ora bisogna attenersi alle indicazioni del commissario che richiede di deve essere informato.

Il dott. Giangrande, infine chiede prudenza nell’ipotesi in cui non si concretizzassero quelle previsioni ottimistiche. Fa presente che le risultanze della seduta odierna costituiscono un documento ufficiale su cui intende poi pronunciarsi.

Si passa alla questione Autigno.

La parola passa all’ing. Corvace il quale riferisce che nella relazione la questione è chiara: è una previsione trasversale che attiene ad una istanza di accordo di programma, che non è stato ancora stipulato in cui gli interlocutori sono il Comune, Presidente della Provincia, quello della Regione e Ager. Riferisce che la proposta era maturata alla presenza di tutti gli attori, ma che dall’istanza di maggio 2019 non è seguito altro. Riporta che l’attesa del ristoro economico era di un milione di euro ma di avere prudentemente indicato di togliere la posta poiché ad oggi non si è realizzato nulla. Fa presente inoltre che il Sindaco ha recuperato l’interlocuzione e c’è stata una riattualizzazione della proposta di accordo di programma che è rimasto tale.

Riporta,infine, di aver prefigurato per il 2021 e 2022 tagli significativi per le voci di costo trasporto e conferimento dei rifiuti.

Il dott. Giangrande rileva, quindi, che non ci sono elementi giuridici per iscrivere in bilancio il contributo di un milione di euro.

Il dott. Simeone chiede al dott. Roma di effettuare una verifica sulla proposta di entrata relativa ai ai beni monumentali che non rileva accertamenti di entrata adottati.

Il dott. Roma riferisce che gli introiti sono di 17.000 euro dai ticket da luglio fino a ottobre. Detto questo, tiene però a ritornare sulla questione Autigno in quanto ritiene che il punto sia delicato e vada attenzionato. Chiede se è auspicabile, a seguito dell’incontro del Sindaco con Emiliano di q sti giorni che ha assunto l’impegno a comunicare l’intenzione della Regione di iscrivere nel proprio bilancio 1 milione di euro per l’anno 2021 e altrettanti per l’anno 2022, che si possa prevedere questa entrata in bilancio? Rileva che probabilmente, per un difetto di comunicazione, nell’istruttoria si è immaginato che quel contributo regionale potesse fronteggiare spese generiche del bilancio comunale mentre, al contrario, si tratta di risorse con vincolo di destinazione alla discarica di Autigno, con la conseguenza che ove si voglia utilizzarlo lo si potrebbe fare sostituendo le risorse del bilancio comunale inserite in bilancio e destinate alla gestione di Autigno. Il dirigente chiede a questo punto cosa impedisce di fare un’operazione tecnica di fronte ad una promessa concreta e poi fare le variazioni quando si presenta il problema.

Il dott. Giangrande pone l’interrogativo della possibilità che non arrivi dalla Regione il contributo.

Il dott. Simeone chiede chiarimenti al dott. Corvace che segnala che non è possibile aspettare l’eventuale contributo per attivare le spese già segnalate di circa 600.000 per rispettare obblighi anche di natura penale e quindi vanno finanziati con fondi di bilancio.

Il dott. Simeone evidenzia quindi che al momento è necessario utilizzare fondi comunali e se e quando arriverà l’atto formale di concessione del contributo, si potrebbe verificare se definanziare la fonte di finanziamento comunale sostituendola con quella regionale. Non a caso, la mancata apposizione di vincoli sulle spese finanziate dal contributo regionale in violazione dei principi contabili, come chiarito durante i vari incontri con la Giunta, era una violazione di legge insanabile che ha determinato il parere non favorevole sullo schema di bilancio, che altrimenti sarebbe potuto essere favorevole pur con la presenta di tutte le altre osservazioni.

Il dott. Corvace rammenta inoltre che vi sono contenziosi in essere in materia ambientale che se giungessero a conclusione sfavorevole per il Comune potrebbero stravolgere i bilanci. Per il resto comunica che non vi sono altre spese discrezionali del settore ambiente.

Il dott. Giangrande alla luce dei chiarimenti e della propria esperienza, esplicita l’intendimento di lasciare le cose nei termini in cui si è espresso il dott. Simeone.

Viene chiesto quindi al dott. Zizzi ed al Comandante Orefice di esprimersi ciascuno per il proprio settore ed entrambi confermano le previsioni fatte.

Si passa quindi al settore Servizi sociali e alla previsione del taglio di alcuni servizi come previsti dal piano di riequilibrio. Viene visualizzato sul monitor in sala uno schema in cui vengono confrontati i costi dei principali servizi sociali tra il 2019 ed il 2021 e 2022 saltando l’esercizio 2020 anno in cui i costi sono cambiati a seguito dell’emergenza covid. Dal prospetto emerge che il costo previsto 2021 e 2022 è per tutti i servizi tranne adi pari al 100% del 2019 ed è previsto anche il costo SAD e ADI che nel piano di riequilibrio erano indicati come da cessare. Rileva anche che la delibera approvata dalla Giunta Comunale a settembre 2020 riporta la dicitura di un taglio del costo del 20%. Si chiedono chiarimenti al dott. Del Citerna che comunica che è cambiata la fonte di finanziamento e che sono stati ridotti i fondi comunali. Il dott. Simeone dato che non ha notizia di nuovi contributi regionali, chiede se è sono stati semplicemente definanziate altre voci sostituendo la fonte di finanziamento ma non cambiando il costo complessivo a carico del bilancio comunale. Il dirigente Del Citerna conferma

Il dott. Giangrande ritiene che occorra rientrare nell’alveo dei tagli che il Piano di rientro impone per mantenere un profilo di coerenza con l’indicazione del Ministero dell’Interno e preservare le casse dell’ente.

Interviene il dott. Greco il quale si dice un po’ disorientato, perché convinto che si dovesse riprendere il discorso da come ci si era lasciati la settimana scorsa, ripartire cioè dallo schema di bilancio e apportare correttivi per ricondurlo nell’alveo della legittimità, fatte salve le dovute osservazioni che il dirigente intenderà fornire. Sottolinea che si sta, pur sempre, discutendo su una proposta di bilancio, che sarà sottoposta al vaglio definitivo del Consiglio Comunale.

Il dott. Giangrande rileva che il principale impedimento è la discarica Autigno e poi l’aderenza dello schema di bilancio al piano di riequilibrio. Riferisce, altresì, di aver sentito il Collegio dei Revisori che si è espresso richiamando l’osservanza alle prescrizioni del piano di riequilibrio.

Rientra la dott.ssa Macchitella la quale conferma la necessità di una ulteriore riflessione da comunicare nella successiva seduta.

Conclusa la discussione, il dott. Giangrande aggiorna l’incontro a mercoledì 25 p.v. e chiede ai dirigenti di compilare il file inviato dal dott. Simeone entro le 14 di martedì 24, nei termini convenuti nella seduta odierna.