Home Editoriale L’Asl di Brindisi prenda esempio da quella di Lecce e metta Sindaco e stampa in condizione di lavorare al meglio
L’Asl di Brindisi prenda esempio da quella di Lecce e metta Sindaco e stampa in condizione di lavorare al meglio
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L’Asl di Brindisi prenda esempio da quella di Lecce e metta Sindaco e stampa in condizione di lavorare al meglio

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BRINDISI – Tutti gli attori in campo devono recitare adeguatamente il proprio ruolo in un momento difficile come questo. Non è ammissibile, pertanto, che l’Asl di Brindisi continui a latitare in comunicazione e difettare di trasparenza, attivismo e puntualità.

È grave infatti che al Sindaco nonché Presidente della Provincia Rossi non venga garantito di avere sul proprio tavolo i numeri dei positivi in tempo reale in modo tale da poter decidere tempestivamente quali azioni intraprendere. Quanto accaduto in queste ore è lampante, con Rossi che nella diretta Facebook di giovedì sera aveva comunicato la presenza di 190 positivi nel Capoluogo, dato risalente ai due giorni precedenti, mentre poi il mattino seguente (venerdì) è stato costretto a inviare una nota stampa nella quale veniva annunciato che in realtà i positivi nel Capoluogo erano molti di più (255) e che nuove, più restrittive misure sono al vaglio. Inconcepibile. Così come inconcepibile è pensare che con una diffusione del virus che galoppa alla velocità della luce, i dati sui contagi registrati a Brindisi nelle giornate di venerdì, sabato e domenica possano essere messi a disposizione di Rossi solo lunedì. Un bug nella catena di comando che deve essere assolutamente colmato dall’ASL di Brindisi, poco solerte a comunicare i numeri, poco incline a far parlare i propri dipendenti e soprattutto molto poco proattiva. Basti vedere i report che i cugini dell’ASL di Lecce confezionano, con dati dettagliati messi a servizio di tutti.

Mentre a queste latitudini rappresentanti istituzionali e stampa sono costretti a brancolare nel buio.