Home Editoriale Fondi Cis, chi voleva la torta per sé adesso attacca Rossi. Avanti così, che è già tardi…
Fondi Cis, chi voleva la torta per sé adesso attacca Rossi. Avanti così, che è già tardi…
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Fondi Cis, chi voleva la torta per sé adesso attacca Rossi. Avanti così, che è già tardi…

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BRINDISI – Prima l’On. Aresta e il Consigliere regionale Vizzino provano a erodere risorse dal Cis (pensato originariamente per i soli Capoluoghi di Brindisi e Lecce) organizzando un blitz a Mesagne alla presenza del plenipotenziario dei Cis Turco, del CNA e di Confindustria senza invitare il Presidente della Provincia Rossi, poi, una volta estromessa Mesagne dal Governo, invocano l’intervento del Presidente della Provincia. Troppo semplice. Verrebbe da dire: chi di spada ferisce di spada perisce. Nel senso che la richiesta che giunge da Mesagne di finanziare i progetti più funzionali allo sviluppo dell’area vasta Brindisi-Lecce derogando alla formale regola dei finanziamenti confinati ai Comuni che garantiscono una mera continuità geografica tra i due Capoluoghi (i famosi territori cerniera) può essere anche condivisibile, ma sconta l’accennato e macroscopico sgarbo istituzionale di cui sopra.

Tra l’altro vi sono da sottolineare due aspetti.

Il primo è che il coinvolgimento dei Comuni cerniera ha una sua logica sostanziale, avendo Lecce e Brindisi incentrato gran parte dei progetti da finanziare sullo sviluppo della litoranea. Per tale ragione ha senso che vi sia continuità progettuale coinvolgendo anche le marine poste tra Brindisi e Lecce così da dare vita ad un piano di recupero e sviluppo della costa salentina di ampio respiro.

Ma poi c’è un secondo aspetto da considerare. L’impostazione data da Aresta e Vizzino, con l’invito delle sole CNA e Confindustria all’incontro (quasi carbonaro) con Turco ha fornito la percezione che i fondi Cis venissero considerati come un’opportunità per i privati prima che per le comunità. Questo sentore è confermato dagli strepiti del sindacato UIL, che appoggia Aresta nella richiesta di organizzare a monte un tavolo provinciale allargato nel quale valutare esigenze e progetti da proporre al Governo, senza farsi imporre dallo stesso quali territori dovranno beneficiare dei fondi del Cis. Ripetiamo, questa impostazione potrebbe essere ritenuta astrattamente condivisibile, ma per risultare credibile avrebbe dovuto essere proposta sin dal primo momento. Se invece il Sottosegretario Turco viene a Mesagne (e non a Brindisi) alla presenza di soli stakeholders privati, il dubbio che non si avesse ben presente la finalità di tali fondi resta. Pertanto Riccardo Rossi vada avanti per la sua strada e non si curi di richieste perlomeno tardive, che di tempo se n’è perso già abbastanza.