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Commissione Bilancio, Lo Martire si dimette: “Troppa tattica politica”
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Commissione Bilancio, Lo Martire si dimette: “Troppa tattica politica”

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BRINDISI – Oggi, dopo attenta e ponderata riflessione, ho rassegnato le dimissioni (mi sono dimessa) dalla carica di Vice Presidente della Commissione Bilancio del Comune di Brindisi.
I motivi di questa difficile, ma inevitabile scelta, risiedono nel non più ammissibile modo di gestire la Commissione Bilancio che, nonostante sia assolutamente importante e vitale per la nostra Città, oramai è da oltre un mese che non viene convocata dal Componente della maggioranza che riveste la carica di Presidente.
Assistiamo, da tempo, infatti, a sedute rinviate continuamente ed all’ultimo momento o (ancor peggio) a sedute convocate, frettolosamente, solo qualche ora prima della discussione in aula del documento di bilancio.
L’assenza sistematica del Presidente e, soprattutto, la rumorosa assenza di ogni intervento della maggioranza sull’argomento, non può avere come conseguenza quella di capovolgere i ruoli basilari dettati dalla democrazia partecipativa, né il Vice Presidente, che non fa parte della maggioranza ed è a tutela dell’opposizione, può sopperire a questa grave carenza che sta assumendo i contorni dell’ordinarietà e non della straordinarietà.
Non a caso, l’equilibrio di ogni sistema democratico si fonda nel contemperamento delle funzioni tra opposizione e maggioranza, e quest’ultima, per quanto ci riguarda, ha il precipuo compito di garantire il corretto funzionamento dell’amministrazione comunale.
Ma oggi, dopo aver pazientemente atteso (invano) di cogliere segnali diversi da quelli innanzi denunciati, mi rendo conto, mio malgrado, di subire gli effetti di una vera e propria tattica politica, in cui l’interesse dei cittadini non rientra tra gli obiettivi di chi invece dovrebbe amministrare per il bene di tutti assumendosi le proprie responsabilità.
E nella convinzione che, a volte, la difesa dei diritti e delle libertà di ciascuno di noi passa anche attraverso rinunce a importanti cariche istituzionali, al fine di non farsi trattare da figuranti in monologhi presentati come dialoghi, ritengo fondamentale affermare che i ruoli assegnati nella cosa pubblica hanno un senso quando sono funzionali al servizio per cui sono stati concepiti. Diversamente, vorrebbe dire recitare una parte già scritta da altri. E questo, è inaccettabile. Pertanto, non posso che confermare le mie dimissioni.

Carmela Lo Martire, Consigliere comunale