Home Economia e lavoro Pioggia di risorse per le imprese locali. Lippolis: “Grazie ad Invitalia, ACT Blade creerà occupazione e ricerca. Al ministero hanno visione più alta di qualche ufficio tecnico e ci hanno dato ragione”
Pioggia di risorse per le imprese locali. Lippolis: “Grazie ad Invitalia, ACT Blade creerà occupazione e ricerca. Al ministero hanno visione più alta di qualche ufficio tecnico e ci hanno dato ragione”
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Pioggia di risorse per le imprese locali. Lippolis: “Grazie ad Invitalia, ACT Blade creerà occupazione e ricerca. Al ministero hanno visione più alta di qualche ufficio tecnico e ci hanno dato ragione”

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BRINDISI – Se ACT Blade occuperà qualche centinaia di lavoratori del territorio è anche grazie all’apporto di Invitalia, che finanzierà gran parte dell’investimento della start-up operante nella produzione di pale eoliche innovative. Per il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, che dopo i problemi creati dal Comune di Brindisi si è attivato affinché l’investimento rimanesse a Brindisi, a Sant’Apollinare, questo virtuoso esempio di collaborazione con Invitalia può essere allargato ad altre eccellenze del territorio. Per questo, alcuni delegati di Invitalia hanno presentato presso Confindustria Brindisi i fondi a disposizione delle imprese meridionali che vogliano crescere (misura Cresci al Sud) o che abbiano bisogno di un affiancamento in un periodo di crisi (misura Salvaguardia). Ed in effetti, qualche impresa ha già chiesto un colloquio conoscitivo con l’Agenzia nazionale per lo sviluppo. Così come da Invitalia, attraverso Confindustria e Banca Popolare di Bari, è stata avviata un’azione di scouting per individuare quelle imprese da supportare o far crescere.

Lippolis, nel suo intervento, ha rivendicato la scelta di Sant’Apollinare per ACT Blade, lanciando qualche stoccata agli amministratori locali: “È appurato che in area Zes portuale si possono ospitare insediamenti produttivi, e questo checché ne dica nei pareri qualche tecnico (il riferimento è al parere del Comune, ndr). Per fortuna ci sono i ministeri che viaggiano più alto, che hanno una visione globale, dandoci ragione. Invitalia ha creduto in ACT Blade, contribuendo al primo step dell’investimento da circa 30 milioni di euro. Parliamo di un progetto innovativo, green, con pale di 50 metri realizzate con materiali leggeri. Tra l’altro verrà realizzato anche un centro di ricerca. Ecco, bisogna imparare a leggere le carte prima di esprimersi. A Brindisi, a Sant’Apollinare, nascerà il primo centro di ricerca nel settore dell’eolico. E questo grazie a chi ci ha creduto, in primis Invitalia. L’individuazione di quell’area è stata una fortuna: speriamo che si chiuda presto la conferenza di servizi, anche perché Invitalia deve finanziare entro il 31 dicembre. Abbiamo tante realtà valide, credetemi. Abbiamo fiori all’occhiello che meritano un management che aiuti le aziende a crescere ed a creare occupazione per le giovani generazioni. Questo è un tema che deve stare a cuore anche alle istituzioni del territorio”.

Passando poi alle opportunità finanziarie in discussione nell’incontro, Lippolis ha aggiunto: “Si tratta di occasioni da non sprecare. Al Sud abbiamo una concezione degli imprenditori individualistica. Per fortuna, invece, iniziano ad essere tanti i consorzi, le reti di imprese. Ringraziamo chi ha scelto Brindisi come sede di questo roadshow. Va sottolineato come si tratti di misure che si cumulano a quelle previste per gli investimenti in area Zes o Zona franca doganale”.

I delegati di Invitalia hanno spiegato come, attraverso il Fondo Salvaguardia, l’Agenzia entri nel capitale delle imprese in posizione di minoranza e dopo 5 anni esca, dividendo il rischio, senza chiedere garanzie sul capitale messo. I criteri per accedere all’opportunità sono: rappresentare un marchio storico, avere una valenza strategica per il Paese. Gli interventi riguardano aziende in difficoltà, che non riescono a ripagare i debiti e oggi, soprattutto con i costi dei consumi alti e la chiusura alcuni mercati, è molto facile entrare in sofferenza.

Il fondo Cresci al Sud, invece, è stato pensato per le piccole imprese con potenziale e vantaggio competitivo, con l’obiettivo di accompagnarle nella crescita. Spesso, infatti, si dice che piccolo è bello, ma essere patrimonialmente più forti consente di affrontare meglio le crisi. Aprire a terzi le pmi è importante anche sotto l’aspetto immateriale, perché consente di condividere conoscenze e strategie che consentono all’impresa di crescere.

Considerata la disattenzione delle imprese del territorio registrata in passato verso i fondi di Invitalia (vedasi la recente notizia della riproposizione dei fondi residuati) e la mancanza di conoscenza delle opportunità fornite dalle Zes da parte di tanti imprenditori, sarà fondamentale una capillare azione di marketing, della quale Confindustria si sta facendo carico per la sua parte.