Home Politica I parchi di Brindisi presto saranno bellissimi. Intanto al Cillarese scomparso il 40% della vegetazione. E per abbattere il muro del Monumento bisogna passare dalla Soprintendenza…
I parchi di Brindisi presto saranno bellissimi. Intanto al Cillarese scomparso il 40% della vegetazione. E per abbattere il muro del Monumento bisogna passare dalla Soprintendenza…
0

I parchi di Brindisi presto saranno bellissimi. Intanto al Cillarese scomparso il 40% della vegetazione. E per abbattere il muro del Monumento bisogna passare dalla Soprintendenza…

0

BRINDISI – Le aree verdi di Brindisi sono prossime a cambiare volto. A partire dal parco regionale di Punta della Contessa (luogo prediletto dei fenicotteri), dove insiste la masseria Villanova, più volte restaurata e vandalizzata. A breve l’amministrazione comunale provvederà a far rientrare l’immobile nel progetto delle Case di quartiere, così che la masseria possa beneficiare di finanziamenti per svolgervi all’interno attività di animazione sociale e per effettuare i necessari interventi infrastrutturali. Anche il parco del Cillarese è interessato da un importante piano d’interventi da 19 milioni di euro. I due grandi capannoni inseriti nel polmone verde saranno recuperati e diventeranno centro per l’autismo e museo dell’aviazione l’uno, centro della gastronomia del Mediterraneo e sede di attività di ristorazione l’altro. Su quest’ultimo progetto, però, si riscontra lo scetticismo dell’ex sindaco Riccardo Rossi, secondo il quale «è molto difficile che una gestione affidata alla fondazione Dieta Mediterranea possa raggiungere una sostenibilità economica. Vedremo se si troveranno soggetti che possano occupare 4mila metri quadri di area. Per questo, durante il mio mandato ho cercato di cambiare la destinazione d’uso di quel capannone, ma il governo non ce l’ha consentito». Il progetto originario ha comunque subito variazioni, dato che è stato necessario destinare in corsa 1,5 milioni di euro per opere di difesa idraulica, in modo da proteggere i capannoni in caso di alluvioni e cedimento della diga. Il parco, infatti, sorge in un’area attigua ad un canale d’acqua. Tale circostanza non consente, in mancanza di ulteriori interventi di protezione, di organizzare manifestazioni con la presenza di più di duemila persone. La gestione del parco del Cillarese, che si estende per oltre 40 ettari, sconta però un’altra problematica. Dal giorno della sua inaugurazione (2012) ad oggi, infatti, «ha perso il 40% delle sue essenze arboree», ha rilevato l’assessore all’Ambiente Antonio Bruno. Una circostanza che per il consigliere Rossi è figlia «della mancanza di risorse economiche e di professionalità tra gli addetti della Brindisi Multiservizi». Secondo l’assessore, comunque, i fondi per la manutenzione saranno reperiti una volta aperti i capannoni e introitati i canoni di locazione.

Stessi problemi riguardano anche il parco Di Giulio. L’assessore Bruno, sul punto, ha spiegato che le criticità legate alla gestione del parco si sono aggravate quando è scaduta la convenzione con Enel, che ha provveduto alla manutenzione dell’area verde per dieci anni.

Buone notizie giungono invece per il parco Cesare Braico. Una volta autorizzata la realizzazione dell’impianto fotovoltaico Cerano Energreen, la società verserà nelle casse del Comune 1,5 milioni di euro, che verranno impiegati per riqualificare il parco e per ristrutturare l’immobile dell’Asl, da anni in condizioni di totale abbandono. Intanto, i lavori per il recupero dell’ex batteria Menga, situata all’interno del parco marino di Punta del Serrone, stanno per terminare. A breve verrà bandita la manifestazione d’interesse per la gestione dell’immobile, che dovrà diventare un museo del mare con realtà aumentata.

Infine, permangono problemi per garantire la piena fruibilità dell’area ex deposito catene e di quella sottostante il Monumento al marinaio, separate da un muro che non consente la continuità del waterfront. Sul punto, l’ex sindaco Rossi ha spiegato che occorre interloquire con la Soprintendenza per capire se e come sia possibile abbattere quel manufatto, che separa una zona sottoposta a vincolo.