Home Politica Bms, altra perdita da 1,6 mln e 2,5 mln in meno. L’assessore: “Ma gestiranno i parcheggi”. La sinistra: “Ne state decretando la chiusura”
Bms, altra perdita da 1,6 mln e 2,5 mln in meno. L’assessore: “Ma gestiranno i parcheggi”. La sinistra: “Ne state decretando la chiusura”
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Bms, altra perdita da 1,6 mln e 2,5 mln in meno. L’assessore: “Ma gestiranno i parcheggi”. La sinistra: “Ne state decretando la chiusura”

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BRINDISI – Due milioni e mezzo in meno di trasferimenti alla Brindisi Multiservizi e un bilancio di esercizio della partecipata che al momento fa registrare una perdita di 1,6 milioni di euro, che si aggiunge a quella di quasi 700mila del 2022. La situazione della società in house del Comune è resa drammatica dal taglio che l’ente è stato costretto a effettuare per far quadrare i conti del bilancio di previsione, che dovrebbe essere approvato in consiglio comunale il prossimo 22 dicembre, data in cui dovrebbe essere presentato anche il piano industriale della partecipata. Con la rinuncia all’applicazione dell’addizionale sulla tassa d’imbarco aeroportuale e con il milione di euro inserito dal Governo nello schema della legge finanziaria che verrà trasferito solo dopo l’emanazione del decreto attuativo (entro 90 giorni dall’approvazione della finanziaria), trovare un equilibrio economico si sta rivelando impresa ardua per l’amministrazione. «State scaricando i problemi finanziari dell’ente sulla Multiservizi e sui servizi sociali, che subiranno tagli. Rischiamo di ritrovarci i dipendenti della partecipata a protestare sotto al Comune per il mancato pagamento degli stipendi», ha tuonato in commissione consiliare il capogruppo dei dem, Francesco Cannalire.

Il piano B dell’amministrazione è stato illustrato dall’assessore ai Servizi finanziari, Livia Antonucci. «Affideremo totalmente la gestione dei parcheggi in città alla Multiservizi, che poi ci girerà un aggio che per il primo anno sarà del 5%, per poi crescere nel corso del triennio. Vogliamo una città smart, per questo verranno collocati dei sensori per ogni stallo, così aumenteranno le entrate, che al momento sono solo di 1,20 euro a stallo al giorno. Inoltre prevediamo che dal 2025 entrino a regime le comunità energetiche. Collocheremo impianti fotovoltaici su ogni edificio pubblico, così da azzerare i costi».

Tuttavia, per l’ex sindaco Rossi «non è possibile che una società in house faccia utili in un contratto di servizio. Deve chiudere in pareggio. A me è sempre stato detto che la soluzione da voi prospettata non era percorribile». Per Rossi, inoltre, «manca materialmente un atto d’indirizzo politico dal quale evincere le previsioni sulle comunità energetiche e sulla gestione dei parcheggi. Insomma, ai consiglieri chiederete un atto di fede».

Nel frattempo, la lunga battaglia del consigliere di FdI, Roberto Quarta, circa il pagamento della tassa sull’occupazione del sottosuolo per cavi e condutture da parte delle grandi compagnie sta portando i primi frutti. La tariffa prevista da diversi anni è di un euro per ogni utente allacciato alla rete. L’assessore Antonucci ha fatto sapere però che negli ultimi cinque anni queste società non hanno comunicato la banca dati degli utenti allacciati e pertanto si sta provvedendo a inviare gli opportuni solleciti. «Risulta che alcune grandi società – ha incalzato Quarta – non abbiano mai pagato, però poi siamo giustamente fiscali con i commercianti che non pagano la Tosap. Inoltre, le tariffe applicate sono ferme da anni e non sono state adeguate agli aumenti dei prezzi, né sono state applicate le sanzioni previste. Da miei calcoli, negli ultimi anni non è stato versato nelle casse del Comune almeno un milione e mezzo di euro».