Home Editoriale Brindisi allo sbando: quanta insipienza, quanta incoerenza, quanta mediocrità, signori!
Brindisi allo sbando: quanta insipienza, quanta incoerenza, quanta mediocrità, signori!
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Brindisi allo sbando: quanta insipienza, quanta incoerenza, quanta mediocrità, signori!

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BRINDISI – La discussione in città attorno al porto assume contorni paranormali. È bastato che entrasse quest’oggi una nave da crociera nel porto interno per uno scalo tecnico per aprire un dibattito surreale. Così, su Facebook si è potuto intercettare il commento del Sindaco Rossi, che commentando un post di Teo Titi (entusiasta per l’arrivo della nave), ha affermato: “Caro Teo, sono perfettamente d’accordo. il porto interno ha potenzialità importanti. E l’arrivo di questa nave conferma che non esistono solo le navi da oltre 300 metri”. Ma sì, basta con questa megalomania di voler preservare i traffici crocieristici garantiti in questi anni da Msc o di voler attrarre altre grandi navi. Meglio puntare su navi da crociera di medie dimensioni che possano ormeggiare nel porto interno. E al diavolo le emissioni nel cuore della città. Così, magari, si potranno anche evitare colate di cemento per realizzare nuovi inutili accosti a Sant’Apollinare e mantenere vivo il sogno di tornare a farci un tuffo nelle invitanti acque del porto commerciale/industriale di Brindisi.

A riprendere il concetto è stato Rosario Almiento, presidente di Stp e di Ferrovie Appulo-Lucane, che ha puntato il dito contro chi alza la voce per portare anche le grandi navi da crociera a Brindisi. Che pretese!

“Infatti Teo – ha commentato Almiento -, hai proprio ragione. Piuttosto che andare dietro a chi sa solo starnazzare bisogna lavorare per accogliere quella tipologia di navi che possono entrare nel porto interno che non ha eguali in Adriatico sia come suggestione per i crocieristi che come logistica per accoglienza e valorizzazione del centro città”. Oh, e che diamine! Ma chi è che nel 2020 ancora starnazza per rivendicare maggiori occasioni di sviluppo per Brindisi? A noi viene in mente solo il presidente dell’Autorità portuale Patroni Griffi e qualche giornalista che non ha nient’altro da fare. Ma sicuramente Almiento non si sarà riferito a Patroni Griffi, perché si tratterebbe di uno sgarbo istituzionale e di una caduta di stile clamorosa.

E a proposito di versi di uccelli, il Sindaco qualche ora fa si è premurato di far sapere tramite Facebook che non abbandonerà la sua battaglia contro la realizzazione della vasca di colmata a Costa Morena, che metterebbe in pericolo la presenza dei nostri amici pennuti presso il Gange di casa nostra, ovvero Fiume Grande. Commentando un post sull’eventualità di spostare la Marina Militare a Capobianco, infatti, il Sindaco ha scritto: “Si può spostare la Marina Militare a Capobianco, è un obiettivo di lungo periodo. Si può però iniziare completando la colmata di Capobianco e banchinando, cosa che ritengo più opportuna rispetto alla colmata di Costa Morena Est”. Come per dire: pensavate davvero che sarebbe bastato ottemperare alla residuale prescrizione sulle caratterizzazioni posta dalla Commissione Via per la realizzazione della vasca di colmata finanziata?

Però una domanda, alla luce di tutto ciò, sorge spontanea: ma che l’ha votata a fare Rossi quella delibera del Consiglio comunale con la quale ci si impegnava a realizzare le opere portuali progettate e finanziate? Forse sarebbe stato più corretto uscire dall’aula o non presentarsi come fatto da tre consiglieri del suo movimento o dall’assessore Borri.

(Foto di Giorgio Sciarra, prelevata dal profilo Facebook di Teo Titi)