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Sì, non è una Giunta che merita lo stipendio pieno
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Sì, non è una Giunta che merita lo stipendio pieno

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BRINDISI – Quello che fa specie è l’impenitenza nella violazione sistematica delle regole e la blanda, se non inesistente, opposizione delle istituzioni.

La politica vigliacca è quella che i brindisini hanno voluto mettersi alle spalle votando questa maggioranza, sulla scorta dell’idea che potesse proseguire sul solco del ripristino della legalità tracciato nell’anno e mezzo di gestione commissariale. È stata una pia illusione, almeno fino ad ora. Perché se qualche apprezzabile azione è stata intrapresa, resistono ancora sacche di illegalità, inciviltà e ingiustizia sociale rispetto alle quali questa Amministrazione e le istituzioni territoriali in generale preferiscono distogliere lo sguardo. Perché non si spiegherebbe altrimenti la mancata apposizione di fototrappole in strade-discarica arcinote, che spesso coincidono con quelle dove insistono le case popolari o le aree più degradate. Insomma, se lì si scarica sistematicamente di tutto, vuol dire che molti residenti di quelle strade non pagano la Tari, anche perché si tratta spesso di evasori dei canoni di locazione degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica, inclini all’incultura del rispetto delle regole. E dunque il mantenimento dello status quo va interpretato come una scelta politica, perché non esiste al mondo che non si effettuino controlli sui conferimenti indiscriminati e sui pagamenti delle tasse di abitanti di aree così circoscritte e note. Così come è una scelta politica non toccare gli stipendi di alcuni dipendenti comunali e delle partecipate che viaggiano oltre ogni logica e discorso di giustizia sociale. E non è normale neppure che i cittadini vengano importunati da parcheggiatori abusivi, sempre gli stessi e sempre negli stessi punti della città. Parliamo di punte di iceberg, solari e neppure tra le più ingestibili e gravi che accadono in città. Sono spie: dell’illegalità diffusa nell’ex Marlboro City e dell’ignavia degli amministratori pubblici. A tal proposito, davanti a risultati così modesti, sarebbe corretto decurtarsi lo stipendio o comunque percepire quello intero di assessore usufruendo dell’aspettativa.

E allora, stante la situazione fotografata, che ricomprende anche illuminazione scadente su litoranea e aree centrali, parchi vandalizzati, indecoro urbano diffuso, inconsistenti campagne di sensibilizzazione, scarso problem solving e inventiva, politiche pubbliche culturali e turistiche a bassissima intensità, strumenti urbanistici fermi al palo,  ditelo che volevate cambiare la storia, ma solo delle cose che vi convengono o interessano.