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Stipendi d’oro e straordinari forfettari: la bella vita dei lavoratori delle partecipate
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Stipendi d’oro e straordinari forfettari: la bella vita dei lavoratori delle partecipate

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BRINDISI – Nonostante le buone intenzioni dell’Amministrazione comunale, il bilancio strutturalmente deficitario che rende asfittiche le casse e il Covid stanno determinando alcune scelte che vanno nella direzione di un ridimensionamento della Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Dopo la riduzione del fondo di dotazione a 50.000 euro, infatti, adesso l’intenzione del Comune è quella di abbassare il conferimento annuale da 150.000 a 100.000 euro. Un minore apporto che in verità andrebbe coerentemente accompagnato da un taglio delle spese, dato che quest’anno le entrate per la Fondazione, a causa di una stagione teatrale a scartamento molto ridotto, saranno davvero minime.

Si potrebbe ad esempio provvedere al taglio dei costi del personale. È incomprensibile, infatti, che a fronte di un’attività lavorativa di molto ridotta (tanto che si è provveduto a mettere il personale in cassa integrazione per due mesi), vengano ancora pagati mensilmente straordinari aggiuntivi valutati forfettariamente, che si aggiungono a stipendi già piuttosto consistenti.

Perché allora non iniziare ad eliminare questi veri e propri privilegi, azzerando il pagamento degli straordinari, o comunque collegandolo all’effettivo svolgimento degli stessi?

Una situazione, per la verità, diffusa anche nell’altra partecipata del Comune, la BMS, con il dirigente Simeone che lamentava in una nota interna risalente ad alcuni mesi fa la eccessiva spesa per straordinari (addirittura aumentata in questo anno) ancora sostenuta dal Comune. Senza contare gli stipendi d’oro (superiori ai contratti collettivi nazionali), ma quello è un altro filone, che riguarda anche la pianta organica dei lavoratori del servizio di raccolta dei rifiuti.

Insomma, è arrivato il momento di smetterla di prendere in giro i cittadini e di iniziare a mettere seriamente mano a rendite di posizioni inspiegabili agli occhi dei cittadini, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo.

Prima di parlare di rilancio delle partecipate e di nuovi affidamenti che vanno solo a impoverire e mortificare il tessuto economico imprenditoriale cittadino, dunque, la maggioranza di governo pensi a fare il proprio dovere. Perché di operazioni verità annunciate ne abbiamo piene le scatole.