Home Economia e lavoro Porto Incredibile: come denunciato da D’Attis, la Soprintendenza aveva vincolato il sì alla vasca di colmata allo smantellamento della zona franca di Capobianco
Incredibile: come denunciato da D’Attis, la Soprintendenza aveva vincolato il sì alla vasca di colmata allo smantellamento della zona franca di Capobianco
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Incredibile: come denunciato da D’Attis, la Soprintendenza aveva vincolato il sì alla vasca di colmata allo smantellamento della zona franca di Capobianco

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BRINDISI – Quanto denunciato dall’onorevole Mauro D’Attis circa le interferenze della Soprintendenza sulla realizzazione delle opere portuali corrisponde al vero. Nel parere favorevole alla vasca di colmata rilasciato dal Mibact, infatti, si legge che la Soprintendenza aveva chiesto come compensazione per la realizzazione della vasca di colmata di Costa Morena Est lo smantellamento della colmata di Capobianco (ex Lng), quella che, per capirci, è stata individuata come zona franca doganale. Richiesta per fortuna respinta dal Mibact a seguito delle rimostranze dell’Authority. Insomma, per la Soprintendenza ci sarebbe stata troppa cementificazione. Una concezione bucolica dei porti che, sul fronte economico, sarebbe letteralmente devastante.

Certo, D’Attis ci era andato giù pesante, legando il parere della Soprintendenza a pressioni del Sindaco: “Recentemente – dichiarò l’onorevole il 14 gennaio – perfino la Soprintendenza, evidentemente sollecitata da qualcuno dell’Amministrazione Rossi, ha bloccato l’iter ed ha proposto a voce una sorta di scambio, promettendo il proprio avallo alla realizzazione della vasca di colmata in cambio della mancata realizzazione del banchinamento di Capobianco. Il tutto, guarda caso, mentre il Presidente dell’Autorità portuale ha candidato quell’area a zona franca doganale ottenendo dal Recovery anche 20 milioni di euro, cifra che cercherò di incrementare tramite un emendamento. Il Comune, con la connivenza di funzionari dello Stato come la Soprintendente Piccarreta, tiene bloccato il porto. Mi assumo pubblicamente la responsabilità di quello che sto dicendo, così come la Piccarreta dovrà spiegare pubblicamente la sua posizione”.

Non abbiamo elementi per dire se le cose stiano proprio così, ma di certo la Soprintendenza – come riportato nel parere favorevole del Mibact – aveva posto questo diktat all’Autorità portuale.

L’ente portuale, nel progetto consegnato, ha previsto che sulla realizzanda vasca di colmata si insedino cantieristica di lusso o un terminal commerciale.

L’Autorità portuale, inoltre, ha recepito le prescrizioni endoprocedimentali impegnandosi a ridurre le dimensioni dell’opera ed a mitigare ulteriormente l’impatto paesaggistico attraverso l’apposizione di ulteriori essenze arboree, con un continuum tra Costa Morena Est e Capobianco.