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Rettitudine o incapacità: cosa paga questa Amministrazione?
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Rettitudine o incapacità: cosa paga questa Amministrazione?

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BRINDISI – In questa città raramente si è trovato il responsabile di gesti di matrice criminale o vandalica come quello perpetrato ai danni della piscina di Sant’Elia. Si ricorderà il reiterato incendio alla passerella del parco di Punta del Serrone. Non si seppe mai nulla.
Questa volta gli amministratori locali fanno intendere che hanno un’idea sulla pista da battere. Qualche suggestione vorrebbe questo gesto nei confronti della piscina collegato in qualche modo ai continui sfregi ai danni del parco Buscicchio. Alcuni legano addirittura tali atti al clima avvelenato creato attorno all’amministrazione comunale. Siamo seri, per una volta.
Al momento, comunque, non è il caso di rincorrere piste che possono essere veritiere, verosimili o messe in giro ad arte: si giudicherà solo se e quando la magistratura ci renderà edotti.
Non è semplice comprendere se questa Amministrazione, che comunque pare più votata alla legalità rispetto alla media delle gestioni amministrative brindisine, paghi più lo scotto della rettitudine morale, come piace raccontarla ai diretti interessati, o l’incapacità di amministrare bene determinate vicende.
Perché sulla gestione di quella piscina sono stati commessi talmente tanti errori che appare quasi scontato che adesso si ritrovi vuota, vandalizzata, magari ambita da soggetti che mestano nel torbido, i quali notoriamente si infilano nelle sacche di inefficienza della pubblica amministrazione. Un po’ come quelli che organizzavano la festa del Casale, che ottenevano le autorizzazioni per mano dello spirito santo, il quale evidentemente non è intervenuto nel periodo della gestione Giuffrè…
Stesse suggestioni sono state utilizzate per giustificare il fatto che la città sia rimasta senza servizio di carro attrezzi per tre anni. Ci si è esercitati parecchio nel cercare azzardate piste per giustificare i bandi deserti per l’esternalizzazione del servizio, ma si è persa di vista la realtà, la quale ci racconta che sia per le piscine che per il servizio di rimozione dei veicoli, dopo vari tentativi (rectius, svarioni) amministrativi, alla fine si è tornati sui propri passi, riconoscendo di fatto gli errori commessi. Nel frattempo che il cervello dei nostri amministratori è tornato in pace, però, si sono procurati disagi, disservizi e buchi contabili.
Se sei retto ma incapace di gestire determinate situazioni, è più facile che le cose brutte accadano per il secondo motivo piuttosto che per il primo. Anche perché di Giovanni Falcone o Angelo Vassallo, a Brindisi, se ne sono visti pochi. E con questo non si vuole assolutamente sminuire il fatto che viviamo in una città difficile da amministrare, che si connota per la presenza di una estesissima zona grigia.