Home Editoriale Dal notaio Errico al notaio Marchionna: le tante similitudini con l’amministrazione Carluccio
Dal notaio Errico al notaio Marchionna: le tante similitudini con l’amministrazione Carluccio
0

Dal notaio Errico al notaio Marchionna: le tante similitudini con l’amministrazione Carluccio

0

BRINDISI – Questa maggioranza non ha un programma di governo. In campagna elettorale, a causa del poco tempo a disposizione procurato dall’interminabile braccio di ferro tra D’Attis e Fitto, Marchionna ha dovuto appoggiarsi sulla bozza di programma stilata da Serra (uno dei pochi competenti, e forse per questo tenuto fuori dai giochi) e dal Pri. Essendo però i Repubblicani pressoché privi di rappresentanza politica (hanno un solo consigliere e zero assessori), di fatto non c’è nessuno a presidiare e portare avanti quel programma, che non è mai stato di Marchionna. E si vede. Un programma che al più poteva essere condiviso da Forza Italia, che attualmente è però in piena crisi di identità, e da FdI, polverizzata in tante correnti quanti sono i suoi componenti in giunta e in consiglio.

Marchionna, ad onor del vero, sin dalla campagna elettorale ha ripetuto il concetto che lui farà quello che dirà la gente. E così sta avvenendo, in effetti. È in atto, infatti, un cambio di paradigma netto, che vede il consiglio comunale investito di un effettivo potere decisionale. Questa idea è stata propugnata dal notaio Errico nel corso della consiliatura Carluccio, quando il notaio faceva da ispiratore e spin doctor dell’ex sindaca. Ora viene semplicemente ripresa da Marchionna, che non avendo ancora un programma di città, si sta affidando alle lune dei consiglieri, espressione dell’affidabile popolo brindisino.

D’altronde, Marchionna ha ribadito chiaramente la sua volontà in una recente intervista in cui, parlando del rigetto da parte del Ministero del riesame dell’autorizzazione a Edison, ha dichiarato che saranno i consiglieri a decidere sul da farsi. Dal notaio Errico al notaio/ratificatore Marchionna, dunque, il passo è breve. Infatti stanno diventando tante le similitudini tra l’amministrazione Carluccio e l’amministrazione Marchionna.

Si potrebbe dire che la linea di Marchionna rappresenta la quintessenza della politica liquida, o meglio camaleontica, nel senso che ognuno può decidere secondo il sentimento e l’interesse del momento, ognuno è libero di accarezzare il pelo nel verso gradito dai cittadini più rumorosi. Brindisi, insomma, come enclave dove sperimentare l’anarchia.

Non esistendo un programma, né indirizzi politici, né partiti dato che ognuno fa quello che gli gira per la testa, sarà molto divertente vedere cosa deciderà il consiglio comunale di volta in volta, secondo coscienza dei nostri rappresentanti. Sarà un po’ come giocare alla roulette russa. Ma che importa, al massimo ci rimarrà secca Brindisi.